Silvia Venuti e Piero Viotto ospiti nei nostri studiSilvia Venuti e Piero Viotto ospiti nei nostri studi

L'origine – "Le Laudes, anche senza contare la nobiltà del contenuto spirituale, assicurano una migliore continuità fra cultura latina cristiana e cultura volgare, e all'interno della cultura italiana". Gianfranco Contini, discostandosi da quanto scritto da De Sanctis, principia le sue Origini della Letteratura Italiana dal Cantico di San Francesco "sola scrittura italiana del santo" ma, soprattutto, presenza piuttosto che semplice indizio d'una piena cultura letteraria. Il Cantico delle creature costituisce uno dei tre nuclei testuali e tematici, insieme con Le Beatitudini e I Misteri della luce, della mostra di Silvia Venuti attualmente aperta in Sala Veratti.
 
La poesia che dà sostanza alle cose –
Nella rassegna, curata da Piero Viotto, il dettaglio diventa meditazione sulla pittura, sull'essenza del colore e della luce. La parola "Beati" risuona graficamente come un ritornello; la foglia d'oro è scolpita e tracciata da solchi, come una pietra di calcare.
Nel Cantico delle creature emergono due aspetti: la contemplazione del divino nella natura e, contemporaneamente, la riflessione sui limiti della condizione umana, sulla malattia, la sofferenza, la morte.

Il prof. Piero ViottoIl prof. Piero Viotto

Le Beatitudini vengono rappresentate con i soli gesti delle mani che diventano espressione di vitalità fisica e metafisica fondendosi con le sacre esortazioni.
Il ciclo dei Misteri della Luce si concentra sulla contemplazione della figura di Cristo, rappresentando i momenti fondamentali della Sua rivelazione di Dio agli uomini. Tutto il mistero di Cristo è luce. Egli è la luce del mondo (Gv 8, 12).

La poesia si fa giudizio, canto, urlo – E così ci pare che la richiesta di una certa organizzazione di ricercatori – consulente speciale dell'Onu – di togliere di mezzo la Divina Commedia dai programmi scolastici, poiché presenta «contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza»,  sia l'ennesima dissennatezza di questo stupido e ignorante tempo.  

Tra i dettagli delle opere in mostra di Silvia Venuti si scorgono mani incrociate, innalzate, sanguinanti; volti nascosti, zolle di terra fertile, fiamme di fuoco, cime innevate, pane d'oro bizantino.
Lo sguardo umano li salva dall'oscurità, facendoli diventare un'autentica avventura del pensiero e del linguaggio, oltre che della poesia e della preghiera.