Busto Arsizio – La cornice definisce il perimetro entro il quale viene collocata un’opera d’arte.
Vanno oltre tale regola le cornici del fotografo Vicente Insa Izquierdo (nato a Tenerife, vive in Italia dal 2015) poiché risultano essere parte integrante di ogni immagine creando un dinamismo sinuoso con chiaro riferimento all’arte barocca, quale preludio al compimento di una composizione in grado di creare un tramite strutturale tra il linguaggio della tradizione classica e le contemporaneità architettoniche.
Le volute dei fregi, il rilievo dei moti, le profondità date dalle ombre tendono formare, con quanto appare oltre, un’unica organica struttura compiendo così una sintesi tra proporzioni classiche e infinite fughe prospettiche.
L’ellisse temporale creata da Insa Izquierdo in “Aedificationes et Refectiones”, mostra compresa nel Festival Fotografico Europeo, progettato e curato da Claudio Argentiero, partendo dall’armoniosità del decoro apre alla razionalità progettuale dove distanze e convergenze unite alla serialità geometrica portano ad una esatta definizione degli spazi.
Se le cornici potrebbero essere lette come libera percorrenza dello sguardo, il contesto presente al loro interno invita lo sguardo a compiere logici tragitti visivi.
Al pari di scenari cinematografici che rimandano all’elegante classicità del cinema muto, le immagini di Insa Izquierdo aprono a profondità focali che portano all’estremità di uno zenit dal quale è possibile intraprendere un percorso di ritorno.
Vicente Insa Izquierdo – “Aedificationes et Refectiones” – Galleria Cristina Moregola, Via Andrea Costa 29. Apertura sabato 15 maggio dalle 16 alle 19. Fino al 11 luglio. Orari: giovedì – domenica 16-19
Mauro Bianchini