Scoprire Morandi – Secondo appuntamento dedicato a Giorgio Morandi. In concomitanza con la preziosa mostra allestita nelle scuderie di Villa Panza proseguono gli incontri che indagano la figura del maestro bolognese, grande protagonista dell'arte del '900. Dopo la lezione di Maria Mimita Lamberti che ha analizzato la produzione di Morandi partendo dai luoghi a lui cari e dai suoi affetti è la volta di Flavio Fergonzi, docente di storia dell'arte contemporanea all'Università di Udine, che analizzerà le fonti visive dell'artista. Un'occasione per scoprire gli artisti e le opere che hanno influenzato la produzione morandiana.
Fortuna critica – Già Roberto Longhi nel 1945 nella presentazione della mostra di Morandi alla Galleria il Fiore di Firenze sottolineava come la figurazione dell'artista conservasse dei richiami antichi, all'arte di Giotto, Masaccio e Piero Della Francesca. "Del resto, in tema di ricordi e di antenati, può tornare utile anche una lista preferenziale, come viene fuori dalla mia lunga frequentazione con Morandi. Eccola, nell'ordine dei tempi: Giotto, Masaccio, Piero, Bellini, Tiziano, Chardin, Corot, Renoir, Cézanne. Su questi nomi, in prevalenza, cadeva il discorso e me ne parlava Morandi con particolari sempre da conoscitore vero, non da amatore svagato" scrive Longhi. Morandi guarda con particolare attenzione anche all'arte bolognese, a Jacopino, Guercino e Crespi. La pittura del maestro bolognese passa anche attraverso lo studio di Cezannè e di Seraut di cui coglie soprattutto il senso della composizione serrata e matematicamente costruita. Non manca poi l'attenzione per le scomposizioni cubiste di Picasso e Braque.
Suggestioni visive – Solo alcuni nomi di un elenco molto più lungo e diversificato che caratterizza l'attività di un pittore colto, conoscitore dell'arte del passato e pienamente inserito nel proprio tempo.
Una lezione, quella di Falvio Fergonzi, che tratta le principali fonti visive che sono servite da modello a Morandi, e i tramiti di accesso a queste fonti, quindi la fotografia e la stampa tipografica. Il maestro bolognese pur essendosi occupato solo di nature morte e di paesaggi e rimanedo legato alla pittura da cavalletto e all'incisione influenzò molto i suoi contemporanei. Le sue opere esercitarono particolari influenze sull'arte informale e anche dopo la sua scomparsa suscitò l'interesse degli artisti minimali e concettuali.
Giorgio Morandi e le fonti visive
a cura di Flavio Fergonzi
venerdì 14 novembre ore 18.15
Ingresso: adulti 10 euro, aderenti FAI 8 euro, studenti fino a 25 anni 5 euro
Per informazioni:
FAI Villa e Collezione Panza tel. 0332 283960
faibiumo@fondoambiente.it
Servizi per il pubblico: bookshop; parcheggio interno
www.fondoambiente.it