La trama – “Il Trovatore” è la seconda opera della "Trilogia popolare" di Giuseppe Verdi, ideato tra Rigoletto e La Traviata.
“Il Trovatore” è un dramma in quattro atti, ambientato in Spagna al principio del secolo XV che racconta, con un canto profondamente espressivo, di fiammeggianti passioni. Un’opera che trasuda di amore, gelosia, vendetta, odio e lussuria .
Manrico e il Conte di Luna, innamorati della stessa donna (Leonora, principessa di Aragona), si fronteggiano fino alla morte come nemici, senza sapere di essere – in realtà – fratelli.
Appartenenti a due diverse classi sociali, essi condividono solo l’amore per la giovane donna, a sua volta follemente innamorata di Manrico.
Un crescendo di passione che la musica accompagna con enfasi e impeto.Il duello, la gitana, il figlio della zingara, il supplizio. Questi i quattro atti che raccontano di guerra, sangue, odio. Ma anche di amore, sentimento, coinvolgimento
Una storia intramontabile che commuove ed emoziona.
Sono la musica, le parole, i gesti. Sono tanti gli elementi che rendono “Il Trovatore” un capolavoro.
I protagonisti – La rappresentazione varesina, presentata domenica scorsa al Teatro Apollonio, ha visto la tradizione sposarsi con la tecnologia: proiezioni multimediali hanno accompagnato lo spettacolo tutto. La musica dell’Orchestra Filarmonica di Milano – diretta da Vito Lo Re, e della Corale Lirica Ambrosiana – ha sposato le coreografie di Mario Riccardo Migliara per un risultato esilerante.
Un pomeriggio all’insegna della lirica. Domenica scorsa il Teatro Apollonio ha presentato “La Traviata “ di Giuseppe Verdi. Un capolavoro intramontabile che sa sempre commuovere e coinvolgere.