Lugano – Resa possibile dalla passione e dalla competenza di collezionisti quali Giancarlo e Danna Olgiati, “Pietro Consagra La materia poteva non esserci”, a cura di Alberto Salvadori in collaborazione con l’Archivio Consagra, in corso presso Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, intende celebrare il centenario della nascita dell’artista Siciliano.
Le 64 opere in mostra testimoniano il percorso compiuto da Consagra a partire dagli anni ’50 sino ai primi anni ’70, con aspetti creativi che hanno spaziato dalla pittura, alla scultura, alla creazione di gioielli e arredi sino alla idealizzazione di architetture urbane, trattando con estrema sintesi materiali quali legno, ferro, bronzo e acciaio conferendo a molte opere, in base alla superficie, la possibilità di una doppia lettura.
Come tutti i grandi scultori Consagra conferiva al disegno una fondamentale funzione ispiratrice.
Fermate nella loro fluttuazione come fossero state liberate dal rigore della gravità e altresì animate da irregolari folate di vento, le sculture bi frontali paiono salvate dall’artista da inesorabile consunzione e dal logorio della dimenticanza.
Presentata nella sua totalità “La città frontale” (1969) propone al visitatore uno sguardo a volo d’angelo, liberando percorrenze visive e ideali il cui rimando letterario, per contrasto, porta alle “Città invisibili” di Italo Calvino a dire come per una mente libera, alla realtà corrisponde l’immediato dell’immaginazione e al fantastico il rigore del reale.
“Pietro Consagra La materia poteva non esserci” – Lugano – Collezione Giancarlo e Danna Olgiati, Riva Caccia 1. Fino al 9 gennaio 2022. Orario: venerdì domenica 11-18
Mauro Bianchini