Dante, quale lo spettacolo che proponete il prossimo 20 novembre alle 21 a Varano Borghi?
“ Si tratta di due atti unici, due farse da un tempo di Dario Fo, nostro contemporaneo e corregionale, oltre che premio Nobel per la letteratura. In particolare una farsa per clown intitolata “Gli imbianchini non hanno ricordi” ed una farsa gialla “I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano”, rispettivamente per il primo ed il secondo atto. La prima pièce ruota intorno alle peripezie di tre spensierati perdigiorno che, spacciandosi per imbianchini, si ritrovano coinvolti nei traffici poco chiari della padrona di casa, una vedova che tiene prigioniero il marito con uno stratagemma molto particolare. Un lieto fine ed un caso brillantemente risolto. Al centro della seconda farsa ci sono cadaveri su cadaveri, una montagna di cadaveri per questa farsa giallo-comica. Con un episodio che parte da una situazione banale di vita quotidiana e via via si deforma in una buffa indagine poliziesca condottain una sartoria teatrale. Un finale del tutto inaspettato ed il “caso” ancora aperto. Per “Gli imbianchini non hanno ricordi”, ambientata negli anni 40 , abbiamo avuto la fortuna di impiegare per le musiche quelle armonizzate dei nostri amici degli “Italian Harmonists”, noto gruppo musicale di matrice “teatro alla Scala” in Milano che hanno prodotto un CD con cori “a cappella” denominato “Quando la radio” con le canzoni caratteristiche proprio di quel periodo storico Italiano. Per le musiche del secondo atto, invece, abbiamo attinto alla commedia italiana degli anni 70. La nostra regista Angela Penna, ha avuto una dedizione direi maniacale per il dettaglio, le ambientazioni e per la ricostruzione storica. Non compare in scena un solo accessorio, costumi compresi, che non possano ricondursi al preciso momento storico”.
E’ la prima o è uno spettacolo già collaudato?
“Quella del 20 novembre è la penultima rappresentazione di un ciclo di repliche che partono dal 2009, lo spettacolo è quindi collaudatissimo! E’ proprio alle ultime rappresentazioni che una pièce trova la massima rappresentazione scenica. Quello che è meno collaudato è, invece, l’esperienza degli attori, quasi tutti alla prima esperienza teatrale e proprio non si direbbe a vederli in scena: prove, prove, tanta voglia di teatro ed una fortissima determinazione della regista”.
Abbiamo parlato di compagnia giovani, ma quando e come è nata la vostra compagnia?
“Come dicevo la compagnia è neofita nella sua costituzione e nell’esperienza della maggior parte degli attori. L’idea è nata dalla constatazione che alcuni attori recitavano in compagnie amatoriali di altri comuni vicini e, quasi a sfida, si è pensato di costituire una compagnia “indigena” . La sfida credo sia stata vinta, visti i risultati. Il nome “viaggiatorinsogno” è stato scelto collegialmente e ci restituisce lo spirito sognate e vagante delle sensazioni dell’animo umano”.
Quale il genere teatrale che portate in scena?
“Come spesso accade la commedia comico-brillante, insieme al teatro dialettale, è quella che maggiormente riempie i nostri teatri, ma è nostro impegno coraggiosamente cambiare fronte e, coerentemente al “viaggio dei sognatori” vogliamo indagare e sperimentare altre e più coinvolgenti emozioni, come la commozione, la rabbia, la felicità, la tristezza, la tragi-comica. Non tutti i nostri attori sono però di questo avviso e forse il nostro esperimento potrebbe tramutarsi in uno sdoppiamento e in una radicale trasformazione della nostra compagnia”.
Quali sono i progetti futuri della Compagnia?
“ La prossima rappresentazione ci vede fusi con la compagnia teatrale Altatensione di Varano Borghi, nel mettere in scena un giallo: LA NOTTE DEL 16 GENNAIO – Processo in tre udienze, di Ayn Rand. Un’altra sfida nel cimentarci in un genere, per noi e per la compagnia Alta Tensione, completamente nuovo. Siamo alle letture, a dicembre si comincia con le scene e non vediamo l’ora di rappresentarlo”.
Non potevano mancare le farse di Dario Fo nella rassegna promossa dalla Compagnia “Alta Tensione”. In scena, sabato 20 novembre nella sala Polivalente di Varano Borghi, due atti unici proposti dalla compagnia “Viaggiatori in sogno” di Biandronno. Abbiamo intervistato il presidente: Dante Melito.