Il convalescente monitorato – Come sul corpo di un convalescente, piccole sondine solcano la superficie del murale, collegate ad una sorta di centralina. Non mantiene artificialmente in vita il malato, ma è la novità che servirà a monitorarne le condizioni. Il sole torna a splendere sul Guttuso lungo la via Sacra. Via i ponteggi, spianate le bolle e le rotture in superficie, in basso un tassello di pulitura mette in luce i colori originali recuperati tra gli strati sovramessi. Un anticipo di come potrebbe tornare ad essere.
Via i ponteggi – Sono terminate le operazioni di consolidamento del colore nel dipinto su muro "La fuga in Egitto" di Guttuso e per permettere la visione ai pellegrini natalizi il cantiere è stato rimosso. Tolte le coperture che per mesi hanno protetto i restauratori al lavoro, si tratta ora di attendere. Gli strati di pellicola pittorica, frutto di interventi a più mani, stanno resistendo al gelo di questi giorni; una resistenza che i tecnici si attendono anche con il variare delle temperature delle prossime stagioni.
Quasi un elettrocardiogramma – Il consolidante usato ora convive con i polimeri acrilici ed ha un compito difficile: regolarne il comportamento e proteggerli dal loro limite, la temperatura – debole equilibrio già minato dalle sollecitazioni di quella stessa natura e nel luogo che lo ha accolto venti anni fa.
> L'opera nata "malata" e voluta tra dubbi e incertezze per la stabilità dei materiali che la compongono è ora indagata dalla ricerca scientifica; i materiali utilizzati, nati per gli ambienti interni, sono ancora in fase di sperimentazione. CNR e Politecnico di Milano sono in
> stretta collaborazione ed hanno già posizionato i data logger: sofisticate strumentazioni per monitorare nel tempo i valori di temperatura, umidità, pressione e luminosità. Le sonde sono collocate nei punti corrispondenti i colori di cui si vuole conoscere il comportamento. Un procedimento in grado di acquisire e mantenere in memoria tutte le grandezze fisiche convertite in un segnale elettrico. I dati raccolti in una neanche troppo invisibile 'scatola nera' collocata sulle griglie protettive della Terza Cappella, saranno scaricati a cadenza mensile e così per un anno.