Milano – E’ un anno dedicato all’arte: dopo l’antologica su Daniele Crespi, Busto si appresta ad onorare Arturo Tosi, un altro artista importante di cui ricorrono i cinquant’anni della scomparsa.
L’iniziativa è stata presentata giovedì 13 luglio presso il Circolo della Stampa di Milano, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti, fra gli altri, il sindaco di Busto Gigi Farioli, quello di Rovetta Mauro Marinoni, il consigliere regionale Carlo Saffioti ed Alfredo Gambardella in rappresentanza della BPU – Banca Popolare di Bergamo, maggiore sponsor della manifestazione.
Due comuni? Sì, perché Tosi, nato a Busto e residente con la famiglia a Milano negli anni della notorietà, amava passare buona parte dell’anno a Rovetta, in Val Seriana, dove il contatto con la natura risultava più diretto e dove ha realizzato alcuni paesaggi diventati famosi.
Rovetta è un piccolo comune che attualmente conta circa 3600 anime. Vanta, oltre all’assidua presenza di Tosi, anche un pregevole dipinto del Tintoretto nella Parrocchiale, l’originaria bottega dei Fantoni, intagliatori di legno attivi dal XV° al XIX° secolo nelle chiese del Bergamasco e del Bresciano, e, quale cittadino illustre, anche quel Pedrocchi che poi è finito a Padova a fondare l’omonimo Caffè.
In compenso, Busto – fatta qualche rara eccezione – non ha dato molto spazio al pittore, che solo nel 1951 vedeva riconosciuta la sua arte dalla città natia attraverso l’attribuzione della tessera di Socio d’Onore da parte della Famiglia Bustocca. A ringraziamento, Tosi aveva donato alla ‘Bustocca’ uno dei suoi capolavori, ora esposto nelle Civiche Raccolte di Palazzo Cicogna.
Nei loro interventi, i due sindaci hanno molto insistito sul significato della collaborazione fra le due amministrazione e Farioli, in particolare, ha voluto sottolineare come la sua Giunta intenda puntare molto sulla cultura e sulla tradizione per offrire a Busto una identità più forte.
La parola è poi passata a Giuseppe Pacciarotti, cui è toccato il compito, improbo, di realizzare in breve tempo la mostra ed il catalogo. Lo studioso bustese ha sviluppato, con la chiarezza che gli è propria, i contenuti motivazionali ed espressivi della rassegna, offrendo una chiave di lettura semplice ma efficace del percorso espositivo, centrato sul paesaggio. Non a caso, la mostra -composta da una settantina di opere- è raccolta sotto il titolo ‘Umori di buona terra’.
Per quanto realizzato in breve tempo, il catalogo non manca di offrire una serie di saggi di giovani studiosi nei quali vengono approfonditi rapporti e momenti fondamentali per comprendere meglio la personalità di Tosi ed il senso della sua ricerca.
La mostra è stata inaugurata sabato 15 presso il Centro Museale di Rovetta dove resterà in calendario fino al 3 settembre. Verrà poi trasportata a Busto, a Palazzo Cicogna, dove, inaugurata il 23 settembre, potrà essere visitata fino al 19 novembre. Su questa seconda fase avremo modo di tornare in argomento a tempo debito.