Circa l’Industria Vetraria quale attività imprenditoriale e cooperativa oltre che tradizione del Basso Verbano si è già segnalata la pubblicazione “La Vetreria Operaia Federale di Sesto Calende” edita da Pro Sesto Calende. Tra gli ultimi decenni dell’’800 fino agli anni ’90 del ‘900 esercivano “l’arte” del vetro realtà imprenditoriali nel Basso Verbano. In Sesto Calende prima in località Sant’Anna poi, in forma cooperativa, nei pressi del centro con la V.O.F. Vetreria Operaia Federale attiva fino al 1996. Una realtà in Sesto Calende che dopo la Siai Marchetti era l’industria più importante per storia e numero di addetti.
La formula cooperativa ad azionariato diffuso unitamente alle attività sindacali e mutuo soccorso, caratterizzarono una parte rilevante della classe lavoratrice residente animata da convinta solidarietà e orgoglio di appartenenza. Dalle antiche qualifiche che classificavano i lavoratori secondo le mansioni; Maestri, Grangarzoni e Leva vetri e in seguito Macchinisti e tecnici, i lavoratori furono animatori e partecipi di un costante adeguamento tecnologico funzionale alle esigenze di mercato. Dalla produzione di damigiane e bottiglie a quella di vasellame da conserva.
Cessata la produzione con definitiva chiusura dell’attività nel 1996 lo spirito di appartenenza alla tradizionale attività portò a rievocazioni e mostre documentarie fino alla costituzione, nel 2006, della “Associazione Amici Della V.O.F. Vetrerie Operaie Federate” per volontà di dieci ex dipendenti e storici affettivamente legati all’Attività Vetraria. Fra i fondatori, meritata menzione, va all’ex dipendente Mario Besozzi (1930 – 2011) che iniziò lavorare in V.O.F. nel 1946 distinguendosi, prima per l’impegno nel migliorare le gravose condizioni di lavoro poi, in qualità di sindacalista, abile e competente mediatore conciliatore di vertenze anche a livello nazionale; meritorio fu il suo impegno per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro. Il Besozzi con i soci dell’Associazione, ritenne doveroso promuovere e ricordare “La lunga storia dei vetrai Sestesi” con una pubblicazione specifica in cui storia dell’Industria Vetraria Italia e testimonianze di soci lavoratori assumessero pari importanza documentale.
La documentazione fotografica è di per sé esaustiva per l’evoluzione della produzione “a mano” (e a “fiato”) di damigiane e bottiglie, con il relativo indotto dell’impagliatura, fino ad una avanzata automazione nella produzione bicchieri e vasellame da conserva. Verbali, in parte trascritti, elenchi dei soci, registri d’anzianità e statuti di Cassa di assistenza e Fondo di solidarietà aziendale evidenziano la maturità professionale e sindacale delle maestranze di gran parte del ‘900. Un’Opera, fortemente voluta dalle Maestranze e particolarmente da Mario Besozzi purtroppo deceduto poco prima della pubblicazione.
“La lunga storia dei vetrai Sestesi” a cura di Giuseppe Musumeci e Luciano Paoli. Associazione “Amici della V.O.F. Vetrerie Operaie Federate pagg. 160 – Edizioni Marvan – Euro 16,00 – ISBN 978-88-87932-41-6
Mario Ferdeghini