Fino al 22 maggio 2016 il Civico Museo Parisi Valle di Maccagno ospita la personale di Chiara Ricardi, allestita in seguito alla donazione da parte dell'autrice varesina dell'installazione ceramica a parete Naturalis Historia, già selezionata tra circa 1300 opere di artisti internazionali per il 59° Premio Faenza, organizzato dal Museo Internazionale delle Ceramiche.
"Siamo particolarmente contenti di questa importante donazione dell'installazione di Chiara Ricardi, – commenta Fabio Passera, Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca – selezionata tra circa 1300 opere di artisti europei, statunitensi, coreani, turchi, giapponesi per il 59° Premio Faenza, organizzato dal Museo Internazionale delle Ceramiche, un'istituzione fondamentale per il nostro Paese, la più grande raccolta al mondo dedicata alla ceramica, le cui collezioni documentano la cultura della ceramica nei cinque continenti attraverso i secoli. Per Maccagno, si tratta di un'occasione davvero molto significativa che testimonia ancora una volta l'affetto, la stima e la generosità degli artisti del nostro territorio verso l'istituzione culturale adagiata sulle rive del Lago Maggiore".
In mostra a Maccagno si ricostruirà, attraverso una peculiare antologia, un inedito mondo artistico, cristallizzato, fossile, stratificato, ove si rintracciano presenze antiche e impronte, tracce e concrezioni biologiche. Uno sguardo analitico e ravvicinato, innamorato della bellezza naturale, capace di indagare dettagli e presenze di un microcosmo affascinante.
Nell'installazione a parete Naturalis Historia ci viene restituito il racconto della Natura su sottili tavolette accostate come tasselli di un puzzle e dalla simbolica dimensione di foglietti postit su cui prendere appunti. Si tratta di "promemoria tattili" appuntati alla parete, su cui un immaginario studioso ha cercato di memorizzare le forme naturali senza fissarle in una catalogazione troppo rigida.
Homage to Haeckel è una piccola Wunderkammer di dimensioni ed elementi variabili, costituita da piccole sculture zoomorfe di porcellana custodite in campane di vetro. La fragilità dei materiali e la complessità delle forme rimandano ai gabinetti scientifici del XVIII e XIX secolo.
Nel ciclo pittorico delle Mineralogie si racconta invece un mondo fossile, stratificato, ove si rintracciano presenze antiche e impronte.
"Il percorso artistico che ho seguito – spiega Chiara Ricardi – ha origine da un'esigenza insieme espressiva e costruttiva e da un'attività di studio delle armonie e dei contrasti tra ritmi, colori, forme e materiali tra cui terre, metalli, sabbie. Le immagini che ne risultano non sono il risultato di un approccio puramente istintivo o gestuale, ma la visualizzazione "organizzata" di un percorso emotivo, la costruzione di un racconto. I miei lavori si nutrono della fascinazione per la geometria organica della natura, della quale evocano le leggi di accrescimento, progressione e frammentazione e l'imprevedibile variabilità. Le superfici si increspano e si corrugano, appaiono solcate da fenditure, corrosioni e cicatrici: la bidimensionalità dei promemoria appuntati alla parete è contraddetta dal loro incurvarsi, piegarsi e sovrapporsi e da una scrittura tattile che accentua la componente segnica e materica".
Clara Castaldo, storico dell'arte e giornalista, così commenta: "Celebri furono quelle di Rodolfo II d'Asburgo, di Federico Augusto il Forte a Dresda, di Anna Maria Luisa de' Medici. Traggono linfa vitale dall'accumularsi di naturalia e artificialia le Wunderkammer, letteralmente "camere delle meraviglie", vanto degno di essere mostrato ad amici e illustri visitatori, prerogativa di re e nobili, scienziati, uomini dotti e lungimiranti collezionisti. Luoghi di raccolta di oggetti straordinariamente desiderabili, ma anche di libri e stampe rare, raccolte di foglie essiccate, cammei, filigrane, collane di perle e coralli, reperti archeologici, monete antiche, le Wunderkammer possono non solo essere lette come "culle antesignane" per l'erudizione scientifica moderna, la sistematica, la tassonomia e la nomenclatura. Ma certamente anche come il primo stadio dello sviluppo del concetto di Museo, inteso come la casa delle Muse, figlie di Zeus e protettrici delle arti, delle scienze e della memoria, patronate da Apollo. Una donazione che appare ancor più carica di significato all'interno di un museo, come quello di Maccagno che, giorno dopo giorno, sta accrescendo e consolidando il proprio grado di consapevolezza culturale, di cammino artistico in rapporto con la tradizione passata e con il futuro, ma soprattutto in dialogo stringente con un pubblico sempre più eterogeneo e vasto".
Naturalis Historia
Donazione dell'installazione ceramica a parete di Chiara Ricardi
Civico Museo ParisiValle
via Leopoldo Giampolo 1 21061 Maccagno con Pino e Veddasca
30 aprile al 22 maggio 2016
Orari: venerdì dalle 14.30 alle 18.30
sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.30
ingresso libero
Per info. e visite guidate: www.museoparisivalle.it info@museoparisivalle.it