L'acqua come la spiritualità assume la forma degli oggetti che la contengono.
Quest'ultima percorre le opere di Nada Pivetta (Milano 1970), in mostra presso lo Studio del Lauro a Milano con il titolo "Nostalgia della forma", tanto da riconoscersi in "Respiro", coppia di piccole sculture aperte da un lato e dalle estremità frastagliate a dare il segno della libera percorrenza di aria e di sospiri.
Il rapporto tra materia, vuoto e idealità, in numerosi lavori di ispirazione mitologica, è dato dalla presenza di tre opere, differenti nell'uso del materiale, ma unite da identico titolo: "Icaro".
Nel 2006 in legno policromo, nel 2008 in ghisa, nel 2010 in bronzo a confermare la percorrenza della ricerca che Nada Pivetta compie nel tempo.
I riferimenti mitologici trovano altre forme, in opere speculari e dialoganti come "Due sibille" (2007) e "Titani" (2002), un olio su carta dalla lirica lievità oltre che nell'austera plasticità di "Le Cyclop" (2008) in ceramica e bronzo.
Libertà e contenimento convivono nei lavori dell'artista milanese.
Le sculture di Nada Pivetta non imprigionano, non obbligano alla permanenza, bensì ospitano, come in "Otre" e in "Torso rosso" entrambi del 2004 o si uniscono per il tempo necessario ad un "Abbraccio", delicatissima e sospirante acquatinta su lastra di zinco, anch'essa dello stesso anno, affinché "La presenza dell'altro", bronzo del 2009 confermi, a chi gli sta accanto, la propria esistenza.
Nada Pivetta – Nostalgia della forma
Milano, Studio d'Arte del Lauro, via Mosè Bianchi 60
Fino al 30 ottobre
Orario: da martedì a giovedì dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00