E' tempo, per i musei, di programmare e mettere in cantiere la nuova stagione espositiva. Il Civico Museo Bodini di Gemonio, se si basa su una congrua collezione permanente, per lo più ma non solo Bodini, ha bisogno di "appoggiarsi" a mostre temporanee, che tengano desta l'attenzione e alto il flusso di visitatori. Non ci resta che interpellare il curatore, Daniele Astrologo, sul 2007 ormai avviato, con un occhio anche al recente passato.
Si ritiene soddisfatto per l'andamento del 2006?
Sì, non è andata male. La mostra sulle ceramiche di Fontana ha avuto buoni riscontri di pubblico e di critica, consentendo anche di studiare e notificare alcune opere sinora sfuggite alla catalogazione.
Che cosa avete programmato per quest'anno?
Due mostre: la prima a primavera, su un pittore belga vivente, Jean Rustin, di forte espressività, associabile al discorso del realismo esistenziale. La seconda su un nome di richiamo, Adolfo Wildt, con cui teniamo fedeltà alla scultura. Senza dimenticare che Wildt fu il maestro di Fontana e di tanti altri scultori varesini.
Come si svolge il suo lavoro di curatore?
E' un incarico ordinario, di conservazione della collezione permanente e di ideazione e curatela delle mostre temporanee.
La svolge da solo?
No, nel senso che l'Amministrazione comunale, nella persona del sindaco Fabio Felli, è in costante contatto con me, trattandosi di un museo civico. Inoltre, molto importante è l'apporto degli Amici del Museo Floriano Bodini, che mi assistono.
Che funzione ha quest'associazione?
Garantisce che il museo sia radicato nel territorio, ne promuove le iniziative e si accolla, tramite il reperimento degli sponsor privati, gli oneri – non indifferenti – delle mostre temporanee.
Come va il sistema dei Musei della Valcuvia, di cui il Museo Bodini fa parte?
Bene, è una realtà necessaria che ha già funzionato, ad esempio nell'organizzare le attività didattiche legate alla mostra di Fontana. Ci teniamo in contatto, è sempre più indispensabile "fare sistema".
Qual'è il limite del museo da lei curato?
E' una realtà piccola, lontana dai grandi centri e dai circuiti turistici. Chi viene a visitarlo, deve proprio essere motivato.
Ci può dire qualcosa di più sulle mostre annunciate?
Sono ancora in fase di preparazione. L'impegno è grande, ce la faremo, anche se questo incarico naturalmente non esaurisce la mia attività.