In contemporanea con la mostra di Zoran Music, Palazzo Leone da Perego di Legnano ospiterà anche "Urbi et Orbi", la personale di Daniele Galliano, uno dei principali protagonisti della pittura figurativa del nostro paese a partire dagli anni Novanta.
Daniele Galliano, nato a Pinerolo nel 1961, è di formazione autodidatta, e ha cominciato ad esporre a Torino all'inizio degli Anni 90, conquistando velocemente un posto di rilievo all'interno della nuova scena pittorica italiana, e imponendosi in seguito anche sul panorama internazionale partecipando ad importanti personali e collettive in Europa e negli Stati Uniti. Il suo stile è stato definito di "realismo fotografico", e le sue collaborazioni si estendono anche a musicisti, registi e scrittori.
La sua carriera artistica è partita dall'idea di portare all'estremo l'idea del corpo, per poi evaderne ed andare così ad investigare anche il paesaggio in cui il corpo è collocato.
Il movimento, reso nei quadri di Galliano, è dato dalla velocità di una gesto pittorico istantaneo, che crea la sensazione di una immagine "scattata", come una foto rubata apparentemente per caso. Le sue "istantanee" si profilano quindi quasi come se fossero un crudo e nudo documentario girato in soggettiva, concentrandosi sulla narrazione in presa diretta di un paesaggio di periferia, suburbano, e delle persone che lo abitano.
Il linguaggio espressivo di Galliano è contraddistinto dal fatto che si lascia volutamente in evidenza come ogni dipinto sia, in fondo, o tratto da una foto, scattata peraltro con una macchina di bassa qualità e a basso costo, oppure sia derivato da immagini viste su un rotocalco o apparse alla televisione. Questo spiega gli effetti mossi e di sfocatura, con luci notturne e fari di auto in corsa che lasciano scie filamentose di colore.
L'intenzione di Galliano è quella di non dipingere mai la realtà in presa diretta, dal vero, ma solo come meta-realtà, rendendo così tutti i suoi quadri un rispecchiamento della sua soggettiva e personale visione del mondo, rivelando inoltre in parte la sua stessa anima e le inquietudini che la pervadono.
Inoltre, questa "pittura istantanea" implica un tempo che si concentra sulla dimensione del momento attuale, svincolato dal passato e dal futuro. I suoi quadri più attuali hanno perciò delle inquadrature non frontali, offrono una prospettiva priva di profondità allo scopo di rimarcare la loro dimensione assoluta nel presente, e spesso sono caratterizzati dalla presenza di una gamma minima di colori. Concentrandosi soltanto sul tempo presente, esso viene rappresentato da Galliano in continuo movimento, come se fosse eternamente in fuga per non farsi catturare.
I soggetti sono spesso scorci urbani e persone che abitano un mondo occidentale frenetico, in rapido e radicale cambiamento, se non addirittura forse ormai in declino-
La mostra, aperta dal 19 novembre 2011 al 19 febbraio 2012, e curata da Luca Beatrice, presenterà un corpus di quindici dipinti dell'artista torinese.
Urbi et Orbi di Daniele Galliano
Dal 19 novembre 2011 al 19 febbraio 2012
Palazzo Leone da Perego
Legnano, via Gilardelli, 10
Orari: da martedì a venerdì, dalle 14.00 alle 19.00
sabato e domenica: dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso lunedì, Natale e Capodanno
Ingresso libero