Milano – Tema arduo quello su cui si sono misurati i giovani partecipanti al Premio Arti Visive San Fedele.
Affiancati da singoli curatori, alcuni partecipi e presenti, altri meno, gli artisti hanno lavorato, su “IDENTITA’. Natura e Destino”, proponendo opere di ampia visione ideale e creativa.
Debora Pella si è aggiudicata il primo premio più Premio Rigamonti, con un libro d’artista ispirato alla poetica di Edgar Allan Poe, composto da una raffinata serie di disegni.
In rispetto alle quote rosa il secondo posto è toccato a Giada D’Addazio, mentre terzo si è qualificato Norberto Spina; segnalato Carlos Lalvay Estrada.
Al di la dei premiati, oggetto di attenzioni presenti e future preme soffermarsi sui progetti di Virginia Dal Magro e Andrea Penzo.
La giovane artista milanese ha lavorato sulla non dimenticanza dei luoghi ponendo l’attenzione sulla graduale scomparsa di un atollo definendo tale fenomeno attraverso il susseguirsi di sottilissimi veli dove le forme raffigurate vibrano al minimo alito d’aria.
La peculiarità delle opere di Andrea Penzo (vive e lavora a Castelletto Sopra Ticino) oltre ad essere l’unico progetto fotografico, trova soluzione in un austero bianco e nero dall’impronta orwelliana dove ai soggetti ritratti, colti nella frenesia quotidiana, vengono negati i tratti fisiognomici affinché tutti siano uno, nessuno, centomila.
Galleria San Fedele, Via Hoepli 3a. Fino all’11 gennaio. Orario: martedì venerdì 16-19
Mauro Bianchini