Venezia – La sintesi narrativa presente nelle opere di Allison Katz è via via sorretta da sfumature ironiche, rimandi fiabeschi, dinamiche speculari, fughe prospettiche di paesaggi idealmente accomunati tra loro e evocazioni che affondano nel vissuto dell’artista come nella fotografia a esposizione multipla ”Portait of the Artist as a Young Girl(s)” quale diretto rimando alla storia di Cappuccetto Rosso, ma allo stesso tempo all’immaginario della sua infanzia sognata.
L’equilibrio tra doppi viene definito dal confronto diretto tra soggetti quali polipi e galli che, attratti da un comune interesse economico, si allontanano dalle reciproche rivalità per concentrarsi sui loro singoli profitti, specchio quanto mai reale di una politica, specialmente italiana visti i saltimbanchi che ci rappresentano, che mira esclusivamente ai propri benefici a scapito del bene comune.
Intensi anche i riferimenti letterari e cinematografici come “A Venezia un dicembre rosso shocking” denso di profonde implicazioni psicologiche.
Eseguiti appositamente per la 59° Biennale d’Arte con tecniche che vanno da olio su lino, olio, acrilico e riso su tela, olio acrilico e sabbia su lino, le opere di Allison Katz vibrano di poetica visionarietà ambientale con scorci che accomunano ideali vedute di Venezia a aperture prospettiche di Montreal, sua città natale.
A dire come l’emozione provata in un luogo può trovare riscontro altrove, anche a migliaia di chilometri di distanza.
Allison Katz – 59° Biennale d’Arte Venezia – Arsenale, Campo de la Tana. Fino al 27 novembre 2022. Orario: martedì-domenica 11-18.
Mauro Bianchini