
Durante l'apertura in anteprima, lo scorso fine settimana, grazie alla generosità dei proprietari Gibi e Cristina Litta Modignani, è stato così possibile vedere gli spazi che accoglieranno il museo permanente di Guglielmo Mozzoni e le sale dedicate a mostre ed esposizioni temporanee.
Si portano così a compimento le precise disposizioni testamentarie che il nobile architetto, scomparlo all'età di 99, aveva lasciato: l'archivio professionale e l'archivio personale e familiare dovranno essere esposti al pubblico nell'antica dimora della famiglia Mozzoni.
Il rischio che il prezioso patrimonio potesse essere disperso e trasferito, in mano a chi non l'avrebbe valorizzato, era fortissimo; per garantirne l'effettiva realizzazione Mozzoni ha nominato un esecutore di sua fiducia nelal figura di Flavio Castiglioni e disposto fondi per consentirne il compimento.

Non sarà un museo vero e proprio, ma un luogo di alta cultura, in grado di ospitare eventi artistici e tutto quanto può portare a ricordare la figura di Mozzoni.
Ad inagurare questa nuova primavera è stato Masahiko Kubo, designer giapponese ha portato una selezione delle sue opere, dalle statue di polistirolo agli acquerelli finissimi in omaggio alla villa.