Un esordio d'impatto – Il Cafè Colombo accoglie, dal 2 settembre al 5 ottobre 2008, le opere del giovane artista Ivo Stelluti. Opere le sue che difficilmente ci lasceranno sorseggiare il nostro caffé in tranquillità. Come suggerisce Paolo Torresan, curatore della mostra, l'incontro con l'arte di Ivo deve essere totale, senza riserve, tuffandocisi dentro. I lavori di Ivo, infatti, si impongono con forza al pubblico per la loro stravaganza di materiali, forme e colori, ma soprattutto per il messaggio che veicolano. Nonostante la sua storia artistica sia appena agli esordi, Ivo è giunto ad elaborare uno stile del tutto personale, giungendo alla creazione di forme non convenzionali create a partire da oggetti di recupero, scarti e rifiuti, a cui l'artista ridona nuova vita in forma di opera d'arte. Il titolo della mostra "Margini – Situazioni Potenzialmente Contaminate" vuole infatti porre alla nostra attenzione un territorio decentrato, un non-luogo, dove gravitano tutti quegli oggetti che hanno ormai perso la loro identità, in quanto considerati inutili e gettati lontani, ai margini, appunto.
Il messaggio – Quello che ci troviamo di fronte è una sorta di universo post atomico in cui gli unici superstiti della nostra era sono i materiali di scarto prodotti dalla nostra società del consumo. La scelta di Ivo di servirsi dei rifiuti come mezzo espressivo si basa su una precisa volontà di provocazione su uno dei temi d'attualità più scottanti. Come ci confessa "la mia esperienza artistica è un dettato interiore che nasce dai miei studi e dalla mia professione". Laureato in Scienze Ambientali, inizia a produrre le sue opere dal 2002 circa, quando, tra le discariche in cui si trova spesso a lavorare, coglie anche l'ispirazione per i suoi lavori. Alla base c'è l'agghiacciante constatazione della "debordante sovrapproduzione di Questo Nostro pianeta usa-e-getta", come recita una della frasi inneggianti al Riciclo che troviamo nel suo catalogo on-line. Quello che l'artista fa è lasciare emergere, in ciò che tutti noi siamo consideriamo spazzatura, il lato seducente della materia, lasciando trasparire l'intensità che in essi è rimasta finora sopita. Gli oggetti 'marginali' si riappropriano così della loro dimensione emozionale dal valore inestimabile.
Le opere – Le sue opere, infatti, catturano lo spettatore proprio per il fascino della materia che, elaborata e manipolata, si trasforma in qualcosa di nuovo, in una combinazione inedita di colori e forme. Alla tela si sostituiscono diversi supporti, come cartone, plexiglass, ferro, assi di legno, su cui è fissata un'altrettanto ricca varietà di oggetti di ogni genere, tutti accomunati da fatto di essere stati un tempo utilizzati e poi gettati via: "oggetti abbandonati per disprezzo e inutilità dimostrata, pezzi – dimenticati delle nostre vite passate, ricordi scartati e accatastati generano esplosioni di energia incontrollata, meritano una Nuova Vita. Più dignitosa".
Si rimane certamente stupiti dalla capacità metamorfica dei materiali, come nel caso della nuvola argentata che si proietta verso di noi e che scopriamo essere poliuretano espanso dall'esplosione di alcune bombolette spray. Ma non è l'unica stranezza: in questo viaggio alla riscoperta dell'Inutile troviamo frammenti di cd, resistori elettrici, pellicole fotografiche, chiodi, supporti magnetici, tappi, fiori finti e perfino delle maschere africane, m anche materiali naturali, come sabbia, pietre dure, corda, insomma tutto ciò che l'uomo o la natura abbandonano nel loro ciclo vitale. Il tutto mescolato a strati spessi di colore (acrilici, tempere, pastelli, vernici), che inevitabilmente eccitano la vista. Ma se il gioco provocatorio della fusione e rigenerazione di rifiuti fa sorridere e stimola la fantasia, l'intento principale di Stelluti è quello di condurre il pubblico ad una riflessione sul problema. "Poter esporre in un bar del centro di Busto Arsizio mi fa sperare che il mio messaggio possa arriva a più gente, non alle solite realtà magari già attive a riguardo, ma piuttosto alla gente normale che va a bersi un caffè e non si aspetta certo di ritrovarsi a pensare a come risolvere la questione ambientale del nostro pianeta".
Sguardo al futuro – La determinazione del giovane artista è tale che il suo messaggio non si avvale solo della sua personale esperienza pittorico-scultorea per affermarsi, ma anche di altri eventi organizzati dal collettivo The Mooners, fondato dallo stesso Stelluti. Si tratta di eventi live in cui si combinano musica elettronica, improvvisazioni strumentali, performance artistiche di Ivo e perfino esibizioni di teatro danza. La sinestesia di diverse forme artistiche porta all'affermazione di un'arte trasversale che può arrivare in modo allargato alla gente e piano piano scuotere le coscienze, a partire dalle generazioni più giovani, cui spetta il compito di progettare il mondo del futuro.
In un'epoca in cui l'arte spesso è mezzo di denuncia a posteriori, apprezziamo molto il tentativo di un'arte giovane che abbia il coraggio di porsi in maniera propositiva e insieme fantasiosa di fronte all'esistente. E per una volta non attribuiamo questo slancio di speranza in un nuovo mondo possibile solo alla giovane età dell'artista. Per una volta fermiamoci e crediamo.
Margini – Situazioni Potenzialmente Contaminate
Personale di Ivo Stelluti
Dal 2 settembre al 5 ottobre 2008
Cafè Colombo
Via Milano, 2
Busto Arsizio (VA)
Inaugurazione sabato 6 settembre ore 18.30
Vernissage con aperitivo in cui sarà presente l'autore
Per info:
http://themooners.magix.net/website/stellivo@libero.it
Studio Torresan
0331629244