Foto di gruppoFoto di gruppo

Il fai da te – Potrebbre andarle a prendere direttamente lei, la mente del Premio Chiara, le due sculture che faranno da corollario aggiuntivo alla mostra. Per il bene dei due Vittorio, questo ed altro. Bambi Lazzati e il suo team scollinano la salita più dura, il tratto periglioso della messa a punto annuale del programma del Festival del Racconto giunto alla sua seconda edizione nell'ambito del Premio Chiara. Da adesso in poi, hanno davanti la 'routine' degli incontri, gli imprevisti dell'ultima ora, il 'lavoro sporco' dell'organizzazione alle prese, quest'anno con particolare incidenza, con idee, tante, e risorse inadeguate. Da risolvere con il fai da te.

Amorosi sensi – Nella tradizionale finestra aperta sull'arte, che si insinua  nell'occasione con più enfasi rispetto al passato, tra il variegato programma letterario, poetico, cinematografico, le star sono almeno due: legate da omonimia, da amorosi sensi, diversi per il resto in tutto. Vittorio Sgarbi, che ha mantenuto promesse spese in un recente passato, e Vittorio Tavernari: cui la città deve in ogni caso omaggio, non fosse altro, per ricordare il ventennale della sua scomparsa che cadrà il 29 ottobre prossimo.

La locandina della mostraLa locandina della mostra

Prefata verba – Non risulta che il critico abbia scritto monografie o testi in catalogo sull'artista. Che ne abbia a lungo parlato, questo sì. Per questo, l'attesa è che il saggio preparato per la mostra prevista negli spazi della Galleria Ghiggini sia all'altezza, che dia un verbo nuovo e nuove luce sull'opera dello scultore, collimante con un amore sin qui enunciato ma mai tradotto. La sorta di lectio magistralis che l'attuale assessore alla cultura milanese terrà lo stesso giorno in Villa Recalcati alle 18, introdotto da Ettore Mochetti, sarà piuttosto, ci si immagina, occasione di digressioni verbali e pindariche cui l'affabulatore per eccellenza ci ha abituati.

La 'riserva' di Rho Ferrarese – La firma di Sgarbi si potrebbe misurare anche visivamente, in mostra. Si sta valutando l'ipotesi che il percorso espositivo contempli, apparentemente slegate dal fil rouge della mostra – il Tavernari degli ultimi decenni, quello dalla fine degli Cinquanta in poi, e soprattutto il Tavernari letterario – due opere di proprietà dello stesso Sgarbi; quelle opere che Bambi Lazzati potrebbe andare personalmente a recuperare a Rho Ferrarese, nella casa di famiglia del critico, opere realizzate da un giovane Tavernari, fresco di apprendistato. Più che la filologia, una questione di cuore e sentimenti. Anche puntigliosi.

TavernariTavernari

Un ventennale da ricordare – Alla presentazione della mostra, assente Sgarbi, presenti invece i figli dello scultore, Carla e Giovanni, che aggiungono un altro mattone alla costruzione dell'edificio della memoria del padre. Il 'cantiere' ha avuto una accellerata, proprio nell'anno del ventennale: la presenza al Musma di Matera, la personale con grande successo di pubblico a Barasso, il rinnovo del rapporto fiduciario con il Castello di Masnago, un sito nuovo di zecca con l'archivio dell'artista e la prossima mostra che si aprirà a breve al Museo d'Arte di Mendrisio, a cura di Simone Soldini e di Chiara Gatti, dedicata al Fondo Gino Macconi, con altre opere di Vittorio Tavernari.

Il cerchio si chiude allora con l'ostensione dell'artista, non solo nelle opere in mostra da Ghiggini, ma nella sezione video che mostrerà l'inedito Tavernari conversare d'arte con Piero Chiara, silenzioso regista dell'intera operazione e Vanni Scheiwiller, proiettato all'aperto in piazza Albuzzi nel corso del vernissage e poi in galleria; e per finire nella consacrazione editoriale all'interno dei "Taccuini d'arte, n. 4", tradizionale pubblicazione legata al Premio, con una vasta ricognizione sulla letteratura critica esistente, l'intervista a Giuseppe Panza di Biumo e il cruciale carteggio tra lo scultore e Francesco Arcangeli.

Vittorio Tavernari. La scultura come vita
Galleria Ghiggini, Piazza Albuzzi 17, Varese
12 settembre – 14 ottobre 2007
inaugurazione 12 settembre 21.30
In mostra: opere legate ai cicli dei Cieli, Nudi, Torsi, disegni, acqueforti, lastre, legate al mondo della letteratura
a cura di Vittorio Sgarbi