Un passato da pittore – Luigi Valenti e le sue ceramiche: una storia recente, ma già molto apprezzata. Lui, classe 1938, gallaratese, ex pittore, allievo di Silvio Zanella e poi di Paolo Candiani. Loro, le ceramiche, protagoniste della sua vita solo dalla fine degli anni '90, a seguito dell'incontro con Tonino Guerra, anch'egli valido ceramista. Da lì la passione del plasmare la terra refrattaria, di modellare col fuco, soccombendo al fascino della materia, alla sua corporeità, alla magia tattile che "trasforma un operare umano in un atto divino", come commenta la curatrice Stefania Barile.
Idea e gesto – Il titolo della mostra a Villa Pomini indica in sintesi la sequenza operativa del lavoro di Valenti. Elemento imprescindibile da cui scaturiscono le sue opere è l'idea, l'intuizione, che si traduce in gesto e, quindi, in segno. Il segno, la traccia è il vero perno intorno a cui ruota l'arte di Valenti e su cui si struttura questa nuova mostra. Ad una componente imprevedibile e casuale data dalla trasformazione della materia nel fuoco, secondo la tecnica raku, è quindi affiancato un grafismo di origine pittorica e una composizione attenta e studiata, che guida la mano dell'artista a tracciare segni densi di significato in mezzo alle campiture smaltate della formella.
Le città di valenti – Le trenta opere in mostra sono state realizzate nel periodo dal 1999 al 2009 e sono strutturate in tre nuclei tematici: la "città dinamica", dove la formella è percorsa da una traccia dinamica che riflette il movimento frenetico che anima la nostra quotidianità, "la città statica" in cui sono individuabili profili geometrici che suggeriscono la struttura di una città virtuale, e, infine, "la città astrale" in cui il color cobalto e forme effimere evocano reminescenze del firmamento, che sovrasta l'uomo e il suo destino.
Dipingere con la ceramica – Attraverso questa chiave di lettura emerge la visione personale che Luigi Valenti ha della realtà, orientando il visitatore nel'approccio della sua opera. Altrettanto piacevoli suggestioni provengono dall'uso dei colori ottenuti attraverso la lenta e paziente lavorazione con smalti ed ossidi che, accostati al nero della cottura a fuoco, danno origine a risultati di grande impatto visivo. Segno, forma e colore strutturano, quindi, l'universo di Valenti, che dalla pittura ha trasfuso in modo sapiente le medesime categorie nella mutevole superficie della ceramica.
"Idea Terra Fuoco Ceramiche"
Personale di Luigi Valenti
28 marzo – 13 aprile 2009
Villa Pomini, Via Don Luigi Testori 14,
Castellanza (VA)
orari: venerdi 16-19 / sabato 15-19 / domenica 10-12/15-19 (possono variare, verificare sempre via telefono – Ufficio Cultura del Comune di Castellanza)