A volte la chiave di lettura di un libro o di un film appare esplicita nel titolo.
I titoli di testa dei film di Hitchcook ne sono esempio perfetto.
Dobbiamo all’onesta intellettuale di Silvia Venuti se tale condizione appare nella raccolta di poesie “Oltre il quotidiano” ( Moretti & Vitali, pp.114, Euro 11)
E’ quell’Oltre a indicare il percorso interiore compiuto della poetessa quale rivelazione di un confine superato.
Solo se si sono comprese in ogni loro piega le cadenze del quotidiano è possibile varcare con cautela la soglia dell’Oltre.
“E’ sempre il primo passo e il secondo e il terzo a pesare d’insicurezza e dubbio”, proseguendo poi “… nell’indefinito momento dell’attraversamento, quando la fase del passaggio è così difficile da dare turbamento, smarrimento”.
Sostando il tempo necessario sulla soglia della propria intimità, Silvia Venuti traduce in versi i propri moti interiori cristallizzandone l’essenza affinché non se ne perda memoria poiché a tratti “Riaffiorano a volte i sensi dell’infanzia” che nel loro compiersi portano ad una ellissi temporale dove “Le mie montagne sono quelle dello spirito”: bianche, innevate, ideali, gloriose”.
Ed è questa compiuta percorrenza densa di ritorni e proiezioni nell’Oltre a conferire tono elevato all’intera raccolta poetica.
E’ la minuziosa attenzione ad ogni minimo afflato della vita a permettere a Silvia Venuti palpitanti parentesi interiori.
PROMEMORIA: i libri si acquistano in libreria.
Silvia Venuti – “Oltre il quotidiano” – Moretti & Vitali, pp. 114, Euro 11.
Mauro Bianchini