La VI edizione della mostra mercato specializzata della Cartografia, la Milano Map Fair, è in programma sabato 20 gennaio presso l’Hotel Michelangelo di Milano.
La Cartografia è una scienza antica che riunisce tutte le conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche che hanno come scopo finale la rappresentazione grafica di informazioni geografiche.
Troviamo le prime rappresentazioni di carte geografiche nell’antica Cina e nell’America pre-colombiana, dove aztechi e incas realizzavano i loro accurati bassorilievi. La prima rappresentazione grafica dell’intera terra ci porta nella Grecia del VI secolo a.C.: fu realizzata dal filosofo presocratico Anassimandro, noto come il primo cartografo ed era un disco circondato dall’acqua. Da allora l’aumentare delle conoscenze geografiche, legato da principio alle esplorazioni dei mercanti Fenici, procedette di pari passo con l’ultizzo di sistemi matematici di matrice egiziana.
Le prime carte, molto imprecise, venivano suddivise secondo un reticolato geometrico già nel 200 a.C., ma servirono ancora molti anni perché fossero definite la latitudine e la longitudine. Se gli antichi Romani erano conquistati dall’aspetto pratico delle carte, nel Medioevo europeo gli studi geografici vennero messi da parte per privilegiare i concetti cristiani dello spazio. Le mappe divennero molto fantasiose e solo l’impulso dato dalla civiltà araba riportò in Europa l’idea di una cartografia più scientifica.
La prima carta nautica fu realizzata nel 1311 da Pietro Vesconte e solo la scoperta dell’America portò i cartografi a rappresentare l’intero globo terrestre. Il tempo della Cartografia antica, con tutti i suoi affascinanti simbolismi, ebbe fine nel 1680, quando venne misurata la longitudine terrestre. Da allora sono state realizzate carte geografiche di tutti i tipi, soprattutto carte qualitative, che mostrano i diversi aspetti del territorio e possono essere politiche, fisiche, stradali e tematiche. Le carte quantitative mostrano un territorio secondo diversi criteri, ad esempio dal punto di vista dell’archeologia o della vegetazione.
Nel corso dei secoli sono state realizzate innumerevoli carte di ogni tipo, affascinanti dapprima come espressione della visione dell’uomo del mondo che lo circondava, quindi come forma di lettura della realtà.
La Cartografia è un settore di grande fascino, che attira migliaia di appassionati. Gli stessi che anche quest’anno si ritroveranno alla VI Milano Map Fair, la Mostra mercato specializzata in Cartografia, Libri di Viaggio e vedutistica nelle Stampe Antiche. Espositori italiani e stranieri porteranno a Milano le loro collezioni.
L’importante rassegna, a ingresso libero, offrirà agli appassionati di cultura e storia un vasto assortimento di materiale di pregio. Sarà presente, tra gli espositori, anche uno dei promotori della rassegna milanese: lo Studio Tipografico – Stampe Antiche Trippini. Sergio Trippini, con sede a Gavirate, in provincia di Varese, ha iniziato nel 1980 a collezionare stampe relative ai laghi.
Nel 1988 si è dedicato al commercio di antiche mappe e non solo, ampliando il campo dei suoi interessi. I temi trattati dallo studio sono quelli della vedutistica italiana in forma di stampe singole e libri e quelli della stampa decorativa. Molto approfondito è poi il settore della cartografia antica e la nuova sezione dei globi celesti e terrestri e delle sfere armillari – i modelli della sfera celeste formati da cerchi di metallo ideati da Eratostene nel 255 a.C..
Sergio Trippini, com’è nato il suo amore per la cartografia? E’ una passione che è nata tanti anni fa e, in questi 30 anni, è diventata la mia professione. Sono anche presidente di un’associazione culturale: terminata la crisi, abbiamo deciso di portare anche in Italia, a Milano, una mostra di livello internazionale sulla cartografia e la vedutistica. Da anni esistono delle importanti mostre a Londra e a Parigi: quella di Milano è la terza in ordine di rilevanza. Ci saranno tra i 25 e i 30 espositori: i maggiori esperti del settore italiani e, circa la metà, dall’estero. Si potranno vedere, tra l’altro, carte geografiche della Lombardia, dell’Italia e del mondo. E’ una fiera molto specializzata: non ci sarà nulla di decorativo, solo Cartografia.
Qual’è il fascino delle carte antiche? Cosa attira tanti visitatori alla Milano Map Fair? Esistono numerosi collezionisti. Bisogna distinguere: una cosa è il fascino trasmesso al pubblico dalla cartografia, altro è il collezionista. L’interesse più diffuso è quello di andare a recuperare i toponimi del proprio paese, della propria zona, per vedere come i nomi sono cambiati nel tempo. Se noi, ad esempio, prendiamo in esame il Lago di Varese, all’inizio veniva chiamato Làag de Gavirà, poi Lago di Gavirate e solo successivamente divenne il Lago di Varese. Si portanno vedere delle carte rarissime, verrà esposta, ad esempio, una carta del Polesine di cinque, sei metri di lunghezza per due di altezza.
E’ possibile, ancora oggi, scoprire delle carte antiche? Può accadere proprio andando a mostre come la Milano Map Fair, perché i mercanti offrono sempre delle novità, che possono arrivare dalle aste, ma anche da privati che hanno trovato in casa delle carte antiche e le vogliono rivendere. Il mercante è una sorta di filtro tra le case d’aste, i collezionisti e le collezioni private. Noi possiamo conoscere le collezioni che appartengono ai musei, ma dobbiamo ricordare che spesso i privati possiedono raccolte molto più ricche, che hanno un valore e una qualità superiore a quelle conservate dai musei. Bisogna ricordare che non si deve guardare alla quantità dei pezzi: meglio avere poche carte, ma che siano quelle giuste, quelle che non possiede nessun altro. Io sono collezionista di cartografia e possiedo delle stampe di Varese che sono uniche. E mi pregio di questo.
Trippini Studio Bibliografico – Stampe Antiche
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VI MILANO MAP FAIR 20 Gennaio 2018 , presso l’Hotel Michelangelo
Via Scarlatti, 33 ang. Piazza Luigi di Savoia – Milano info@milanomapfair.it – www.milanomapfair.it
Chiara Ambrosioni