Dagli abissi marini ai muri della città – È la stessa autrice a descriverci la tecnica pittorica con la quale ha realizzato il dipinto murale realizzato su una parete nella rinnovata piazza alla confluenza di due strade d'accesso nel cuore di Besano. "Si tratta di una pittura minerale ai silicati di potassio – ci spiega Emanuela Bellapi – che, unita ai pigmenti, garantisce stabilità e maggior durata ai dipinti realizzati all'esterno. Sono stata incaricata dal Comune di realizzare l'immagine sulla parete esterna di un immobile privato, che affaccia sulla piazza principale di Besano". L'opera della Bellapi raffigura il Besanosauro, ittiosauro del Triassico rinvenuto nei giacimenti paleontologici del paese e del quale è divenuto un simbolo. La pittura, che ha le dimensioni di tre metri e venti per due e trenta, ritrae il rettile preistorico in movimento, nelle acque prealpine nelle quali sono stati ritrovati i suoi antichi resti. La rappresentazione artistica dell'animale, lungo quasi sei metri, è stata supportata dalla consulenza di Giorgio Teruzzi, conservatore del Museo di Storia Naturale di Milano.
"Per me – prosegue l'artista – è stato necessario documentarmi puntualmente giacchè si tratta di un rettile preistorico, vissuto 235 milioni di anni fa e trovato proprio nelle vicinanze di Varese". Il dipinto murale è stato realizzato in occasione del riconoscimento dell'Unesco per i fossili di Besano. Una zona, quella della Valceresio, che si sta sempre più segnalando, anche a livello europeo, tra i maggiori siti dichiarati di interesse storico-artistico.
Le radici… scolpite – La formazione di Emanuela Bellapi è delle più vaste e versatili; dopo aver compiuto gli studi al Liceo Artistico di Varese, si è diplomata in scultura
all'Accademia Braidense. I suoi interessi spaziano dalle vetrate artistiche ai dipinti trompe l'œil, dall'oreficeria alla decorazione pittorica, senza ovviamente dimenticare la scultura. Ma la Bellapi ama ricordare uno degli esemplari artistici più noti ed antichi della nostra Provincia: quello dell'Oratorio Visconteo di Albizzate al quale ha dedicato ampi studi e una pubblicazione. "Gli esempi di brani pittorici dell'Oratorio di Solaro, che si trova nei pressi di Saronno, dell'Oratorio di Mocchirolo, completamente "trasferito" e ricostruito a Brera, costituiscono gli illustri antecedenti degli affreschi di Albizzate. I dipinti interni, che raffigurano la storia di San Ludovico da Tolosa e quella di San Giovanni Battista, risentono profondamente della lezione giottesca che ha lasciato ampie tracce anche negli affreschi di Chiaravalle e di Morimondo".
P.S. Un sentito ringraziamento ad Emanuela Bellapi che ci ha inviato le immagini fotografiche del suo lavoro.