Cinquanta murales colorano e animano cinque quartieri. Grazie al progetto “Maua”, il Museo di Arte Urbana Aumentata, i graffiti prendono vita trasformando le periferie milanesi in centri espositivi all’aperto. Giambellino-Lorenteggio, Adriano-Padova-Rizzoli, Corvetto-Chiaravalle-Porto di Mare, Niguarda-Bovisa e QT8-Gallaratese, da qualche giorno sono diventati tappe per nuovi itinerari culturali inediti, dove ammirare forme di creatività.
Il museo nato dal progetto “Milano Città Aumentata” e promosso dal Comune di Milano con lo scopo di valorizzare i quartieri, è stato realizzato grazie a una rete di partenariato composta da Bepart, e altre sei realtà: BASE Milano, Avanzi – Sostenibilità per Azioni, Terre di Mezzo, scuola CFP Bauer, PUSH. e la Fondazione Arrigo e Pia Pini. Coinvolti nello sviluppo del lavoro anche gli stessi abitanti dei rioni, che hanno partecipato attivamente alla selezione delle opere più significative della propria zona fotografandole e collaborando con gli studenti e i professori della scuola CFP Bauer. I visitatori potranno ammirare i graffiti che prendono vita grazie a tecnologie di realtà aumentata. Per visitare l’esposizione occorre scaricare dal proprio smartphone l’app Bepart (gratuita da Apple Store e Google Play) e…. si avvia la “magia” del percorso. La realtà “reale” diventa digitale: ogni opera inquadrata con il cellulare, grazie a un lavoro di digital art realizzato da 50 giovani animation designer, ne genera una nuova trasformata. La visita guidata reale diventa così virtuale consentendo di vedere i dipinti muoversi in un’altra dimensione.
Per prenotare il proprio tour urbano occorre contattare l’indirizzo mauamuseum.com. Le visite partiranno appena sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti.
E’ possibile ammirare le animazioni anche dal catalogo di Maua (edito da Terre di Mezzo) eseguendo il medesimo passaggio con il telefonino. Basta solo inquadrare l’immagine e… tutto si anima….
Elisabetta Farioli