Busto Arsizio – In tema di colori mentre il bianco ne è completa assenza, il nero ne è la somma. Tali distinzioni non escludono la potenza simbolica insita in entrambi.
Da questi presupposti Cristina Moregola ha dato vita, alla Fondazione Bandera per l’Arte alla collettiva “La valenza degli opposti”, invitando sedici artisti ad esprimersi su tale tema con la tecnica ad ognuno più congeniale. Si va, per tanto, dalla fotografia al disegno, dalla scultura alla pittura. Pur nel rispetto dell’elevata qualità del lavoro di ogni artista, al fine di non sfinire il lettore ne nomineremo quattro.
Nell’opera di Luca Scarabelli il perimetro della superficie piana, delineato da una frastagliata percorrenza bianca, tende a limitare l’immanenza dell’area nera che la pervade quasi per intero, conferendo all’insieme l’essenzialità dell’equilibrio.
Sempre più, nelle sue opere, Daniele Ossola arriva alla sintesi estrema, alla compiutezza estetica cristallizzando nella misurata sinuosità di un fiore una perfetta proporzione tra lo spazio circostante e il soggetto ritratto.
Accostando due differenti immagini, Antonella Civera concentra in esse i flussi della memoria. Ad una figura maschile riemersa dall’album dei ricordi, affianca un autoritratto dall’indefinita fisionomia definendo l’equazione che a volte non sempre la lettura del presente è facilmente decifrabile mentre il passato, sedimentatosi nell’intimo, può risultare di estrema attualità.
L’essenzialità formale della scultura posta a muro di Alberto Peruzzotti trova equilibrio nell’estremità delle punte e nella loro distinta direzionalità. Il nero la pervade interamente a dire di una provenienza fossile e allo stesso tempo di una navicella in orbita nello spazio.
“La Valenza degli Opposti” – Busto Arsizio – Fondazione Bandera per l’Arte, Via Andrea Costa 29. Fino al 29 gennaio. Orario: giovedì-domenica 16-19
Mauro Bianchini