Straordinari – Andata e ritorno alla Gam: da collaboratrice didattica ad artista carica di gloria, passando per il Premio Furla e per altre presenze importanti nei principali musei d'arte contemporanea italiani e stranieri. Alice Cattaneo sarà la protagonista della stagione autunnale nella 'vecchia' Gam di via Milano. Data per certa ormai l'apertura della nuova sede nell'autunno del 2008, l'attuale struttura deve fare gli straordinari. E si rimette in moto facendo i conti con un anno di attività ancora tutto da riempire. E lo fa secondo la strategia 'aggressiva', aggiornata alle frequenze del contemporaneo più giovane che da tempo la caratterizza.
La giovane star – Emma Zanella ha predisposto un doppio binario di indagine: la prima, da tenersi in autunno avrà come filo conduttore l'arte al femminile declinata al recupero di materiali, al riuso e al riciclo. Protagonista ne sarà appunto Alice Cattaneo, 32enne artista milanese, già transitata a Gallarate in passato nell'ambito della didattica e poi 'strappata' al museo da un crescendo di successi che l'hanno resa negli ultimi tempi una delle giovani artiste più performanti della sua generazione, con la sua arte fatta di lievità ironica e serietà insieme, ma sopratutto realizzata con nient'altro con pezzi di cartone, scotch, forbici, plastilina.
La regina – Così come Enrica Borghi, altra prima donna, consacrata anni fa dalla celebra installazione La regina al Castello di Rivoli. Una imponente realizzazione con bottiglie in plastica, sacchi in polietilene, plexiglas, sacchetti da supermercato, etichette, carta da confezioni, unghie finte, piume, bigodini e bottoni. Il terzo nome al femminine di questo primo appunamento sarà Marion Barok, in arte Name Diffusion.
Installazioni specifiche – Una mostra collettiva all'insegna dei materiali minimi, le riunirà a Gallarate da novembre a febbraio, sotto il titolo Le trame di Penelope: una mostra dinamica, in divenire, divisa tra una sezioni personali che racconteranno il percorso di ciascuna ma anche lavori realizzati appositamente per l'occasione; installazioni specifiche, in tetrapak per Enrica Borghi, con scarti di tessuto per Name Diffusion, figurine di bambini per Alice Cattaneo.
Mindscapes – Impegnativa concettualmente, come in fondo lo è stata quella di quest'anno dedicata all'opera di Marcel.Lì Antunez Roca, anche la mostra primaverile prevista, in concomitanza con Filosofarte, sarà dedicata a celebrare una coppia di artisti, a loro volta consacrati nel mondo dell'arte, mai tuttavia da una completa antologica in uno spazio museale pubblico: si tratta di Bianco Valente, al secolo Giovanna Bianco, nativa di Potenza e Pino Valente, napoletano, entrambi residenti nel capologuo partenopeo. La loro specialità? i Mindscapes, paesaggi mentali, incerti nelle definizioni e sfuocati nei colori acidi, figure umane dai lineamenti incerti, come una sorta di ricordo immateriale, spesso su un tappeto sonoro che ricorda da vicino i suoni e ritmi dell'organismo. "La dimostrazione – sottolinea l'assessore filosofo Raimondo Fassa – della caduta del tabù crociano: la incompatibilità tra artista e scienza".
A breve – Nell'attesa che la Gam confermi anche quest'anno la sua recente vocazione a rivolgersi alle generazioni ultime, il via ufficiale delle attività è fissato per il 29, per Una notte al Museo. Dalle 19.30, l'inaugurazione della mostra dedicata alla Collezione Ferrazzi e alla riproposizione di Plaid, la contaminazione tra concerti, performance ed improvvisazioni curato da Vittoria Broggini di cui saranno protagonisti Xabier Iriondo, il fisarmonicista Davide Vendramin e Gabriele Marangoni.
Qualità – Parola d'ordine di Emma Zanella e di Raimondo Fassa: "La qualità. Qualità del prodotto artistico e la qualità dell'educazione al visitatore, al fruitore, alla comunità". Una filosofia che sembra trovare un estimatore anche in Philippe Daverio, di recente tornato a 'benedire' con la sua presenza il patrimonio stabile della Gam e la sua coerenza espositiva.