La mostra Bill Viola alla Cripta di San Sepolcro, organizzata da Milano Card in collaborazione con Bill Viola Studio e promossa dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, sarà visitabile fino al 28 gennaio 2018. Come ricorda lo stesso artista:
“Le tematiche atemporali affrontate dalle opere sono fortemente connesse a questo spazio sacro, dove sono conservati i pensieri e le parole delle innumerevoli persone che attraversarono queste stanze a volta nei secoli”
La Cripta del San Sepolcro, che è stata riaperta al pubblico un anno e mezzo fa dopo cinquant’anni di chiusura, ospita tre installazioni di Viola incentrate sui temi dell’eternità, della vita, della morte e della dimensione umana. Ad aprire il percorso espositivo The quintet of silence (2000), in cui cinque personaggi sono attraversati da un’ondata di emozioni intense che minaccia di sopraffarli. Il video è caratterizzato da un chiaroscuro di stampo caravaggesco. In The return (2007), appartenente alla serie Trasfigurazioni, la protagonista della scena è una donna che, da uno spazio scuro, si avvicina lentamente a un limite invisibile, metafora del passaggio tra la vita e la morte. L’opera è di grande impatto visivo ed emotivo. Il percorso si chiude con Earth Martyr (2014), dove un essere umano esce dal suo sepolcro di terra. Il video fa parte di Martyrs, installazione permanente inaugurata alla cattedrale di san Paolo a Londra nel maggio del 2014 e dedicata ai 4 elementi naturali.
L’esperienza del visitatore è totalmente immersiva: in questo luogo antico l’essere umano è scandagliato in ogni espressione, in ogni paura, in ogni sentimento dall’artista americano. Nella cripta sembrano riecheggiare le parole di Viola:
“Tutta l’arte è contemporanea. È senza tempo, universale ed eterna”
Informazioni
Bill Viola alla Cripta di San Sepolcro dal 17 Ottobre al 28 Gennaio 2018
Tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00. Venerdì e Sabato visite notturne alle 22.00 e alle 23.00
Ingresso ogni ora, si consiglia la prenotazione
Biglietto in promozione 10€
http://artinpills.blogspot.it/
Eleonora Manzo