Milano – Il gigantismo dei corpi femminili, maschili e animali raffigurati in “Landscape’s Body” da Iryna Maksymova nella sua prima personale in Italia, a cura di Ivan Quaroni in corso da Antonio Colombo Arte Contemporanea a Milano, traccia attraverso dipinti e arazzi tessuti a mano, intense relazioni tra distinte forme viventi in un equilibrio naturale dove la nudità dei corpi allude a un paradisiaco Eden.
Lavori che paiono catarticamente lontani dalle tensione belliche che devastano il suo paese d’origine. L’artista ucraina raffigura rettili che accarezzano le giunoniche sinuosità dei corpi mentre gli amplessi sono vissuti con primitiva naturalezza.
Ribaltando gli stereotipi fiabeschi dove la voracità dei lupi appare famelica, nei suoi dipinti Iryna Maksymova li rende arrendevoli e protettivi.
L’impianto scenografico dei paesaggi concorre ad armonizzare le cadenze dell’esistere attraverso moti transitivi di segni e di colori producendo un vagabondaggio sentimentale tale da creare comunanze emotive tra le differenti forme di vita.
Aleggia inoltre nelle opere dell’artista ucraina, la sospensione dell’attesa unita alla cadenza della meditazione.
In quegli ambienti pervasi da poetica amorosa, la generosità delle forme femminili assume potenziale seduttivo al punto da rendere arrendevoli cigni, serpenti, angeli e cavalli al galoppo.
Iryna Maksymova – “Landscape’s Body” – Milano – Antonio Colombo Arte Contemporanea, Via Solferino 44. Fino al 9 novembre. Orari: martedì-venerdì 10-13,30/15-19; sabato 15-19.
Mauro Bianchini