Reggio Emilia – Cinquantasette artisti, centoquaranta opere in un percorso espositivo che esplora il tema dell’identità. Un’identità inquieta che interroga il nostro tempo raccontata attraverso dipinti, sculture, disegni, grafiche e libri d’artista nella mostra L’Arte Inquieta. L’urgenza della creazione in corso a Palazzo Magnani.
Esposta una selezione di autori che hanno guardato alla propria realtà interiore e al mondo, dove “l’arte inquieta” è figlia di vicende personali e collettive, di quell’urgenza espressiva dell’artista e dell’esplorazione degli infiniti volti ed espressioni dell’identità umana.
Una mostra dove dialogano autori talvolta provenienti da mondi esclusi, oggi considerate un prezioso e necessario archivio dell’immaginario: l’art brut, dunque, visionaria e dai linguaggi inediti, come già avevano intuito i grandi maestri delle avanguardie che aprono le sezioni espositive: Paul Klee, già nel 1912, Max Ernst e il Surrealismo, Jean Dubuffet nel 1945. Ed ancora Carla Accardi, Alighiero Boetti, Alberto Giacometti, Keith Haring, Emilio Isgrò, Anselm Kiefer, Maria Lai, Antonio Ligabue, Zoran Music, Emil Nolde e Yves Tanguy; sono solo alcuni degli artisti presenti in mostra messi in dialogo con autori le cui opere inedite provengono dall’Archivio del San Lazzaro del Museo di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia, oggi una tra le maggiori collezioni nel campo in Europa.
L’Arte Inquieta. L’urgenza della creazione si articola in stanze tematiche (volto metamorfico; serialità, ossessioni e monologhi interiori; cartografie, mappe e mondi visionari), con autori e opere che si accostano per affinità di generi e di linguaggi: un percorso che indaga la bruciante vitalità dell’artista, la sua inquieta identità nello sguardo sulla storia, su desideri e realtà di questo mondo.
La mostra, a cura di Giorgio Bedoni, Johann Feilacher, Claudio Spadoni, rappresenta il momento culmiant di “Identità Inquieta”, un grande lavoro corale della città di Reggio Emilia che coinvolge, nell’attuale fase di progettazione, istituzioni e organizzazioni della vita sociale, educativa e culturale; proseguirà sino al 12 marzo 2023 e sarà aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: mercoledì e giovedì 10-13 e 15-18; da venerdì a domenica 10-19.