Si sente per telefono, via mail con i collaboratori di RMFonline o a quattr'occhi quando ci si incontra per strada: la gente ancora è incredula.
L'ultimo saluto ad Alma Pizzi sarà celebrato sabato 30 ottobre alle ore 10.45 nella Basilica di San Vittore a Varese. Lì amici e parenti si strigeranno attorno alla famiglia di Alma.
Un'impressione su tutte domina: quella che Alma abbia lasciato tante cose in sospeso, tante idee e desideri da condividere con amici e colleghi, tanti progetti da far ancora decollare. E al centro sempre la sua passione per la sua terra e per il suo mestiere. E così si scopre che proprio in questi giorni si stava formalizzando la sua Presidenza al Museo Internazionale del Design Ceramico di Cerro, un'istituzione museale che Alma Pizzi aveva contribuito fattivamente a far nascere. Era stata proprio lei, fra l'altro, quale assessore comunale con l'allora sindaco Ielmini, a porre le basi per la Cooperativa Ceramica Industriale Verbano.
Una terra, quella lavenese, da sempre legata alla lavorazione e alla decorazione dell'argilla, all'espressione artistica che forse più di tutte ci restituisce la capacità dell'uomo di plasmare e di dare forma alle cose.
Un ruolo, quello di Presidente del Consiglio del Museo, che nelle intenzioni dei concittadini, avrebbe dovuto affiancare quello del Direttore tanto nel proporre e portare a compimento le scelte culturali del centro dedicato alla ceramica, quanto nella corretta gestione delle – sempre meno – risorse disponibili.
Un ruolo che avrebbe, nel desiderio e negli auspici di molti, ripreso le fila del discorso di Albino Reggiori, della tradizione storica ed artistica di questo paese per il quale Alma Pizzi ancora molto poteva dare e fare.