A scuola di musica – Se c’è un luogo in cui a tutti è permesso imparare che cosa sia la musica, a cominciare dalla necessità di acquisire sapienza tecnica e musicale, conoscenza e uso dello strumento, questo è certamente la banda.
Patrimonio mai troppo valorizzato di molti paesi, anche piccolissimi, le bande affondano le loro radici nel passato: corpi filarmonici che servivano a dare il giusto sottofondo agli eventi istituzionali – o semplicemente di festa – del paese.
Associazioni che oggi si sono fatte moderne, in grado di dare una formazione completa – che spesso culmina poi con il diploma al Conservatorio – a tantissimi ragazzi.
Luoghi in cui si imparava e tutt’ora si impara a stare assieme attorno alla musica.
A Viggiù la tradizione continua, all’interno del Centro Musicale che anche quest’anno propone un lungo calendario di corsi e incontri che hanno come pallino fisso le sette note.
Corsi per tutti – Domenica 2 ottobre infatti ci sarà dell’open day del centro musicale per incontrare i docenti.
I corsi attivati quest’anno saranno corsi individuali e collettivi per vari strumenti, teoria e solfeggio e lettura ritmica, laboratori di musica d’insieme.
Una interessante novità sono i corsi collettivi dedicati alle neo mamme e ai bambini più piccoli: momenti in cui genitori e figli possono avvicinarsi con le emozioni che la musica può suscitare ed aiutare ad esprimere.
Per i "Ragazzi" tra gli 8 e i 99 anni comincia il nuovo corso bandistico.
Ma a Viggiù c’è spazio anche per la salute, con alcune sedute di musicoterapia, in cui si impara ad approfondire la comunicazione non-verbale per un’azione educativa, riabilitativa e anche terapeutica su chi si sottopone a questo genere di esperienza.
I corsi cominceranno da martedì 11 ottobre, per informazioni ed iscrizioni contattate la segreteria di Viale Varese 62 a Baraggia di Viggiù (Telefono 0332/487317 Orari: da lunedì a venerdi 15,30 – 18,30 – sabato 9,30 – 11,30 e-mail: centromusicaleviggiu@gmail.com)
Per scoprire la musica non è mai troppo presto, e soprattutto non bisogna andar lontano: se in paese c’è un corpo filarmonico o una scuola musicale.