Un piccolo angolo domestico, quasi "un covo" per ritrovare qualcosa che, sai già, si rivelerà di profondo valore: il giovane Museo dell'Illustrazione di Saronno (con "sottotitolo": La Casa della Fantasia) porta in ogni angolo della sua stessa struttura i segni della passione per la grafica d'artista, per la storia del fumetto, per l'illustrazione legata all'editoria. Fino al 2 dicembre è visibile una bella rassegna antologica di Arianna Favaro dedicata alla Città Invisibili di Italo Calvino.
«Anche le città credono d'essere opera della mente o del caso, ma né l'una né l'altro bastano a tener su le loro mura.
D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda», suggeriva Marco Polo e nelle opere di Arianna Favaro si ritrovano le numerose figure di stranieri e di viaggiatori, l'equilibrio, l'ordine e l'affascinante caos, i vapori colorati della corte di Kublai Khan, la parola e l'immagine.
Le città appaiono come fantasmagoriche immagini puntinate di colore, di leggeri frammenti cartacei, di poudre iridescente. Il tratto lieve e delicato delinea profili urbani e vedute di città, palazzi arabescati e traforati come trine di tessuto che si stagliano contro il cielo, vie tortuose e ricche di fascino.
Tutt'intorno, nelle due stanze del Museo, si è attorniati da volumi, romanzi, cataloghi d'arte, libri di poesie ed una miriade pressocchè infinita di fumetti.
Un luogo davvero da visitare.