Per tanti un rituale, per altri una parentesi di riflessione… comunque sia, il caffè, è storia, cultura e conoscenza.
Da domenica 1 ottobre, nell’ambito della festa Patronale, si aprirà al pubblico una singolare esposizione, “Le mille e una Moka- Storie, immagini e colori intorno al mondo del caffè”.
La mostra, che si aprirà al pubblico alle 15 , presenta una serie di incisioni, illustrazioni, fumetti, dipinti e installazioni realizzati da oltre 40 artisti della Scuola del Castello di Milano. Ogni opera, come richiesto dagli organizzatori, è accompagnata da aforismi, poesie e bizzarrie linguistiche sul tema. Ad aver ispirato gli scrittori non è solo la semplice bevanda ma il “rito” che accompagna la degustazione di quei sorsi……
I testi, per lo più di Diego Magnani, ex allievo della scuola, e i contributi degli altri autori, sono infatti dedicati alle situazioni, alle storie e alle confidenze che fanno da cornice a quei momenti di condivisione. Davanti alla tazza fumante la gente si racconta… Tutti (o quasi) bevono il caffè, in ogni parte del mondo, ognuno con le proprie tradizioni e usanze.
“Raccontare quindi condividere, soprattutto in questi tempi, ci è sembrato uno stimolo interessante da sviluppare nell’aspetto narrativo di questo evento” – precisa Silvio Boselli curatore della mostra e coordinatore del corso di illustrazione alla scuola del castello di Milano.
Il caffè è compagno di vita: dà il buongiorno, scandisce la giornata e a volte la chiude. Ma è anche una “parentesi” di relax per riprendere “carica”, è una “strategia” per approfondire incontri o far nascere nuove storie…. anche sentimentali.
Scritti e dipinti insieme come ingredienti di una “miscela aromatica” che unisce la manualità dell’artista al “palato” del visitatore.
” Il senso dell’arte è anche un po’quello di entrare in relazione con chi fruisce l’opera. – prosegue Boselli – Il visitatore è partecipe e complice di quello che viene messo in mostra. In questo caso non poteva mancare uno spazio di degustazione che abbiamo allestito grazie alla cooperativa “Mondi Possibili” di Varese dove sarà possibile conoscere anche la storia della produzione di caffè”.

E in questo scenario, tra opere, colori, scritti, profumi, degustazioni e sapori, non poteva mancare, quali legami atavici di tradizioni popolari vicine e lontane, uno spazio giocoso dedicato alla lettura dei fondi del caffè.
“Una reinterpretazione di un elemento di narrazione che, in modo artistico, “vede”ciò che succederà nel futuro” – conclude il curatore.

La scuola, i progetti e la Proloco di Cairate

“Le mille e una Moka” nasce sulla scia di una collaborazione che da anni unisce la Pro loco di Cairate e la scuola d’Arte Applicata del Castello Sforzesco di Milano. La filosofia dell’Istituto, che ha origini antichissime (1892), è quella della bottega d’arte, ovvero offre la possibilità agli studenti di lavorare insieme a professionisti del settore nelle diverse discipline . Questo per permettere di apprendere una professionalità, un mestiere, direttamente dal contatto e dalla vicinanza tra allievo e maestro. “Ci interessa valorizzare la manualità, – spiega Silvio Boselli coordinatore del corso di illustrazione alla scuola del castello di Milano – dimensione dove, attraverso l’intelligenza delle mani , riusciamo a trasmettere competenze, saperi ed esperienze, non mutuati da filtri o schermi ma basati sulla relazione diretta.
Con la pro loco di Cairate abbiamo stretto una collaborazione che ci permette, attraverso gli spazi offerti, di poter attuare quei progetti sviluppati dai nostri artisti nei vari settori. Eventi in cui queste esperienze diventano la testimonianza di un percorso condiviso” .

 

Il pubblico potrà visitare la mostra sino a domenica 22 ottobre, nei giorni di sabato e domenica, dalle 14 alle 17.
 

Elisabetta Farioli