Venezia – Chi abitualmente frequenta la Galleria AArte Invernizzi a Milano, ha avuto nel tempo l’opportunità di conoscere e apprezzare il lavoro di Francesco Candeloro.
E’ stata una gradita sorpresa ritrovare le sue opere presso Beetween Space and Surface presso il Magazzino del Sale 3 a Venezia.
Le multicolori silhouette urbane presenti nella penombra dello spazio espositivo paiono avere fatta propria la misurata essenza luminosa di quel luogo.
Fantastici e allo stesso tempo fantascientifici, si potrebbe ipotizzare un “Sin City” dall’impianto narrativo urbano – mediterraneo, quei piccoli mondi rivelano, grazie alla maestria dell’ artista che ne ha saputo cristallizzare l’essenza, respiri che portano ad una joie de vivre quale rimando diretto alla vivacità percettiva dello sguardo.
Le cadenzate cromie luminose paiono configurare successioni di pensieri intimi il cui scopo reale è la rivelazione all’altro, tanta risulta l’incidenza dei flussi emozionali.
Ma del resto cosa fa grande una poesia se non quel potenziale inafferrabile che commuove sino a impedire del contesto una lettura completa e lineare, ma lasciando nell’anima turbolenze emotive in continui e inesauribili mutamenti.
La pittura scultorea di Candeloro conduce in luoghi dove non avremmo mai immaginato di avventurarci.
Ritmo, ordine, precisione delle forme accordano alle opere misura sia del reale, sia dell’ignoto, cadenze luminose entro le quali ogni successione tonale pare rendere la materia ancora più lieve di quanto essa sia nella realtà.
Francesco Candeloro – Magazzino del Sale 3. Dorsoduro. Fino al 11 settembre. Orario: giovedì – venerdì 11-18
Mauro Bianchini