acrilico, legno
Forse molti lo conoscono per i mobili e gli oggetti d'arredo dalle curve sinuose che dal 1997 plasma nel laboratorio milanese Bioforme, associazione culturale nata per promuovere e formare "la nuova figura dell'artigiano/artista metropolitano", ma da qualche tempo Jurek Sztekiel (Elblag, 1956) affianca a queste creazioni, a metà strada tra arredi e sculture, degli eccentrici bassorilievi carichi di humour nordico. Ritratti paradossali di personaggi simbolo – come l'Uomo fulminato oppure l'Uomo fallimentare – deformati dai troppi peccati capitali commessi.
Come spiega il gallerista Dorino Iemmi a Sztekiel non «appartiene l'ascesi concettuale iconoclasta, ama per contro l'oggetto, le proprietà tattili e olfattive del suo materiale d'elezione, predilige le sinuosità e ogni ortogonalità è bandita dal suo teatro di forme. Un alto grado di manualità unita a una visionarietà eccitata producono il miracolo di trasformare un multistrato di pioppo o un blocco di medium density in una stupefacente forma polita». Accanto a queste maschere grottesche
legno
dall'acceso cromatismo, Sztekiel presenta anche un tavolo a ribalta dalla linea anguiforme, che si trasforma in un trono solenne da cacicco indiano, e un ciclo di Rune trasposto in araldiche tavole alfabetiche. Completano la retrospettiva delle vignette satiriche, immagini caustiche e lapidarie nate nel solco della tradizione della scuola polacca del manifesto.
Jurek Sztekiel vive e lavora a Milano. A quattordici anni frequenta la Scuola d'Arte del Professore Polakowski. Prosegue gli studi artistici all'Accademia di Belle Arti di Varsavia e nel 1975 si trasferisce in Italia, a Milano, dove studia pittura all'Accademia di Brera con Domenico Purificato e Raffaele De Grada. Nel 1978 torna in Polonia ed inizia a collaborare, parallelamente all'attività di insegnante e di designer, con la rivista Solidarnosc come vignettista politico con lo pseudonimo di Pierrot assumendo la carica di responsabile della propaganda visiva del sindacato. Dopo il colpo di Stato del Gen Jaruzelski viene arrestato ed espulso dalla Polonia, e nel 1983 ritorna definitivamente in Italia dove riprende l'attività artistica. Dal 1974 espone i suoi lavori in mostre collettive e personali.
JUREK SZTEKIEL Una retrospettiva
Fino al 17 ottobre 2012
Milano, GALLERIA OSTRAKON, via Pastrengo 15
Per maggiori info.: tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
www.spazioostrakon.it