Milano – Anika Yi muove la sua ricerca artistica in sistemi la cui vastità e complessità impone rigore analitico unito ad un crescendo creativo entro il quale la ricerca dei confini materiali e ideali diviene un obiettivo primario nell’addentrarsi in ambiti scientifici, biologici e umanistici al fine di creare opere dove la minimalità batterica diviene trama connettiva di forme di vita effimere.
In tali contesti, la natura della struttura rimanda a ibride territorialità dove, il colore magmatico crea spazialità primordiali sino ad arrivare a visioni fantascientifiche.
Non a caso l’artista coreana nata a Seul nel 1971 ma che sin dall’infanzia vive e lavora a New York collabora con architetti, biologi e ricercatori di aromi.
Ad ospitare la sua prima personale in Italia è lo spazio Shed di Pirelli Hangar Bicocca con “Metaspore” a cura di Fiammetta Griccioli e Vicente Todoli.
L’artista coreana propone una serie di lavori dove odorato, olfattività e organicità della materia attivano nel visitatore sopiti stimoli sensoriali.
Il titolo composto da “meta e da “spora”, neologismo creato da Anicka Yi, porta all’idea di continua trasformazione della materia come in “Shameplex” del 2015 dove all’interno di una serie di vasche simili ad acquari, un composto melmoso fosforescente attiva un procedimento che porta la materia dalla composizione alla corrosione.
L’asetticità di forme scultoree in glicerina protette da cupole trasparenti in PVC assumono rilevanza scenica nel momento in cui vengono interessate da continue proiezioni luminose.
Il maleodorante squallore di un ambiente che ricostruisce un bagno pubblico viene stemperato dalla presenza di sei lampade la cui luce soffusa induce a soste meditative dettate dal moto lieve e irregolare delle ombre create all’interno dal continuo volo di alcuni insetti.
Anicka Yi – “Metaspore” – Milano – Pirelli Hangar Bicocca, Via Chiesa 2. Fino al 24 luglio. Orari: giovedì-domenica 10,30-20,30.
Mauro Bianchini