Un corposo spoglio e una non facile ricostruzione storica fatti a tempo di record, comme sottolinea Giovanni Agosti nella Premessa. Porta la firma di Stefano Bruzzese e di Wanda Rotelli il volume presentato recentemente a Varese, intitolato: "Lettere a Guido Cagnola dal 1892 al 1954", edito per i tipi della Morcelliana.
Molti i nomi più o meno di spicco di questa corrispondenza "solo in arrivo": Ludovico Pogliaghi, Benedetto Croce, il ravennate Corrado Ricci, il torinese Alessandro Baudi di Vesme, il biellese Ernesto Schiaparelli, egittologo e direttore del Regio Museo di Antichità Egizie di Torino, Adolfo Venturi, titolare a Roma della prima cattedra di Storia dell'Arte istituita in Italia, Luca Beltrami, l'antiquario Robert Langton Douglas, il bergamasco Gustavo Frizzoni, continuatore del metodo sperimentale introdotto da Giovanni Morelli, l'austriaco Wilhelm Suida, anch'egli storico dell'arte e collezionista.
Ma nello spoglio e commento del carteggio non vengono "sacrificati sull'altare di Benedetto Croce o di Roberto Longhi la maestra Giulia Astrua o il fattore Giuseppe Bassetti".
Su tutti spicca il nome di Bernard Berenson, storico dell'arte, collezionista, mecenate. Nato a Vilnius e "figlio" dell'Harvard University, è uno dei nomi più ricorrenti nel carteggio di Cagnola, con il quale resterà in contatto fino alla morte. Grazie al mercante e storico dell'arte Jean Paul Richter, Berenson entra in contatto con i testi di Giovanni Morelli che influenzeranno profondamente i futuri studi di critica dell'arte del lituano. Grazie anche all'amicizia con Guido Cagnola, si trova a collaborare in più occasioni con la "Rassegna d'Arte".
Dal carteggio emergono così, oltre ad importanti informazioni sulla vicenda collezionistica di Guido Cagnola, "le voci che parlano in lingue diverse, con registri differenti, formali ed informali, senza gerarchie", amicizie, conversazioni su interessi vari, domande sul senso della vita.
Nel volume studiosi ed appassionati potranno trovare materiali di prima mano, adeguatamente commentati, che permettono di tracciare un nuovo profilo di Guido Cagnola, comprensivo di molteplici aspetti della sua complessa personalità: dalla storia dell'arte alla religione, dalla filosofia all'impegno sociale. Ne emerge una figura poliedrica dall'articolata personalità e dai variegati interessi.