Leffe (BG)- Il BACS, Between Contemporary Art and Sociology si prepara a ospitare dal 5 aprile (con inaugurazione alle 17) , “Lezioni di Oblio”, mostra personale dell’artista Daniela Monica.
Curata da Federico Marzi, l’esposizione propone un viaggio visivo che abbraccia memoria, creazione e fragilità, intrecciando composizioni astratte e figurative che indagano il rapporto tra l’umano, la natura e il tempo. Attraverso le opere esposte, si presentano al visitatore finestre aperte su un mondo di ricordi, in cui il visibile e l’invisibile si aggrovigliano, trasformandole in puri momenti di riflessione.
L’intera esposizione non è solo un’esplorazione artistica, ma un invito alla contemplazione. È un omaggio alla bellezza, un richiamo a custodire le tracce che lasciamo nel nostro passaggio e a riflettere sul nostro legame indissolubile con il mondo che ci circonda. L’arte ci invita a guardare oltre il visibile, per riscoprire ciò che ci unisce al tempo e alla natura, in un continuo intrecciarsi di memoria e cambiamento. La mostra nella sede di via Donizetti sarà aperta al pubblico sino al 4 maggio. Orari: per visite scrivere a bacs.leffe@gmail.com
Cenni biografici
Nata a Parma, Daniela Monica ha studiato presso l’Istituto d’Arte della sua città, proseguendo poi la sua formazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, sotto la guida di Concetto Pozzati. Dopo un’esperienza lavorativa come grafica, si trasferisce a Londra, dove vive per cinque anni e partecipa a numerose mostre collettive d’arte contemporanea.
Rientrata in Italia negli anni ’90, entra in contatto con la scena artistica emiliana, frequentando figure come Luigi Ghirri, Paola Borgonzoni e Gianni Celati. Un viaggio in Giappone ispira una serie di grandi pastelli e acquerelli, esposti nel 1992 con il titolo La Natura dell’Incanto.
Negli anni successivi, Monica espone in diverse città italiane ed europee, tra cui Parigi, Berlino e Roma, e partecipa a prestigiose collettive e premi artistici, tra cui il COMBAT PRIZE (2023 e 2024). L’ultima personale nel 2024 Le cose cercano il vuoto con testo di Gabriele Salvaterra, Galleria PROSPETTIVA16 a Boretto (RE).