Spazi ristretti. Un allestimento che non rende giustizia alla singola opera, l'elevato costo dell'intera operazione.
Sono questi i tre punti di critica intorno ai quali il comitato direttivo dell'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese ha discusso nella prima riunione a distanza di un mese dall'inaugurazione della mostra Varese incomune, apertasi a Villa Mirabello il 23 settembre scorso.
Una mostra che ha riportato sulle, scarne, pagine culturali della provincia la più corposa associazione di pittori e scultori del territorio; che ha per la prima volta, forse, coinvolto una esaustiva rappresentanza di fotografi a confronto tra loro; che è anche passata per ben due volte sui tg Rai regionali, ma che tuttavia non ha mancato di lasciare stralci polemici, anche all'interno della stessa associazione.
Marcello Morandini, che ne è presidente dal 2004, ha dovuto rintuzzare le critiche. Per certi versi ovvie. Spazi sul territorio non ve sono molti e se vi sono non sono liberi; anche la prima scelta, la Gam di Gallarate, non era a disposizione, tanto più per un progetto come questo che aveva tematicamente al centro il capoluogo.
Il Castello di Masnago è occupato. Villa Mirabello, destinato ormai strutturalmente all'archeologia e in parte ancora chiuso per lavori in corso, si è prestato con tutti i suoi limiti.
L'allestimento – irriguardoso e irrispettoso per alcuni – ne è venuto di conseguenza. Da intendersi: le associazioni non sono macchine da guerra, hanno mezzi economici e pratici limitati. E come tutte si basano sul mutuo contributo dei soci. E così questa iniziativa. Di cui tutto si può dire non che sia stata utile. Forse ambiziosa, come tutti i progetti di Morandini. E ottimistica nell'immaginare nell'immediato un ritorno anche economico, di vendita di opere e di cataloghi – unico canale di finanziamento dell'Associazione – superiore all'effettivo.
L'Associazione ha dovuto registrare le dimissioni dal comitato direttivo di Massimo Conconi, fino a questo momento vice presidente, in aperto contrasto con Morandini sulle linee guida intraprese sin qui dal gruppo e in particolare sulla collaborazione sorta, per volontà dello stesso Morandini, tra i Liberi Artisti e i il mensile immobiliare Living, divenuto sorta di mediapartner del gruppo. Una scelta di visibilità che tuttavia ha fatto storcere il naso a molti.
Ma l'incontro è stato occasione anche per mettere in cantiere i prossimi progetti: una nuova edizione di una mostra con piccole opere destinate al collezionismo, riedizione di quella itinerante esordita al chiostro di Voltorre nel 2004 e la riproposizione dell'impegnativo progetto Artisti-Artefici; un progetto che dovrebbe connettere il tessuto artistico con quello produttivo ed economico della provincia. Mentre più all'orizzonte rientra nelle mire di Morandini accostare alla creatività dell'associazione i progetti mancati per Varese in collaborazione con l'Associazione degli Architetti della città. 23 ottobre 2006