intervista negli studi di La6 Tv
Gabbie per una visione aperta – "Le gabbie in genere, anche quando pensate per rinchiudere i prigionieri, permettono la visione e il suono, il rapporto diretto con le caratteristiche specifiche dell'oggetto rinchiuso, evidenziando, nel caso degli uccelli, la loro bellezza e il loro canto. Le gabbie instaurano una precisa relazione tra un interno e un esterno, tra chi è dentro e chi è fuori, tra chi osserva e ascolta e chi canta o si mostra. L'architettura è l'artificio del costruire, i limiti fisici della nostra libertà. Senza le architetture ci sentiremmo persi nell'universo". È lo stesso Riccardo Blumer a spiegare il senso del suo lavoro, ospitato nell'atrio della Triennale di Milano fino a settembre 2010.
Dal confronto con i docenti – Un lavoro condotto e realizzato dagli studenti che frequentano i corsi presso l'Accademia di architettura di Mendrisio. Docente presso l'Ateneo elvetico, Blumer durante lo scorso semestre
autunnale ha chiesto ai suoi studenti di progettare e realizzare una voliera della lunghezza di 18 metri composta da 35 gabbie in legno, una per ciascuno studente, per ospitare 35 piccoli volatili, noti anche come diamanti mandarini (taeniopygia guttata, famiglia degli estrilidi), passeriformi di allevamento. Intorno a un volume interno dato, necessariamente vuoto, è stata lasciata la possibilità di sviluppare liberamente la forma prediletta. Gli studenti si sono potuti misurare con le forme pure e complesse che disegnano e limitano lo spazio. In questo modo si sono trovati a dialogare: calcolo matematico e fascino naturale degli spazi, precisione euclidea della geometria e libertà di espressione.
Le parole di Blumer spiegano la genesi e le ragioni di questo progetto dove la riflessione sull'architettura é riflessione stessa sul modus vivendi tipicamente umano, che necessità cioè dell'orientamento e della direzione che solo l'architettura é capace di dare, modellando e testimoniando la forma della storia. Sono in molti a pensare che le questioni della modernità debbano
in Triennale
essere affrontate dal punto di vista architettonico ed urbanistico. Da questa prospettiva, infatti, la realtà e i problemi della modernità mostrano il loro profilo più autentico rivelando proprio nei punti di maggior attrito i nervi scoperti del moderno vivere e sentire.
Paralleli – L'architettura, inoltre, in modo simile ma non pienamente coincidente con quello della scultura, è la forma d'arte che più torna a farsi spazio di connessione tra flussi e ambiente.
Questioni aperte – Che possibilità reale di dialogo esiste tra lo spazio interno e quello esterno nelle nostre vite quotidiane? Quale equilibrio tra forme di vita naturale ed esigenze dei moderni agglomerati urbani? E ancora: quale destino per gli involucri contemporanei che disegnano gli skilines delle nostre città? Una sola risposta giusta e definitiva probabilmente non esiste, forse esistono però delle questioni aperte che meritano di essere affrontate. E si potrebbe incominciare con il considerare l'architettura non un banco di prova per progetti estremi e prodotti d'avanguardia ma come una professione di pensiero sulla città.
Le voliere di Riccardo Blumer
Installazione temporanea realizzata dagli studenti di Riccardo Blumer
Fino a settembre 2010
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6, Milano
Orari: martedì – domenica 10.30 – 20.30
giovedì – venerdì 10.30 – 23.00
chiuso il lunedì
www.triennaledesignmuseum.it
L'ingresso al Triennale Design Museum sarà gratuito dal 1 al 31 agosto 2010