Busto A. – La poesia nell’opera di Giovanni Beluffi nasce dalla natura alla quale si ispira la sua ricerca. Lo sguardo dell’artista indaga il paesaggio, sintetizzando i dettagli nelle pennellate che accarezzano le tele. Non a caso la sua più recente personale, allestita allo Spazio Arte Farioli, si intitola “Liriche suggestioni“.
L’artista abita i luoghi che dipinge, siano i sentieri della Valle Olona, siano le sponde del lago di Varese o le rive del mare.
L’elemento acqua è un altro soggetto prediletto da Beluffi, attratto in particolare dal movimento, dai riflessi e dai colori che, come nei boschi o nelle paludi mutano di giorno in giorno, di stagione in stagione sempre ricchi di sfumature, luce, suoni e profumi.
L’artista percorrere le campagne della Valle in cerca d’ispirazione: ciò che il suo occhio cattura è una visione che si perde in un orizzonte interiore. Suggestioni che si colgono, o si scoprono, osservando più volte le opere con attenzione. Chiudere gli occhi, poi riaprirli e sorprendersi vedendo, di volta in volta, emergere particolari nuovi. La natura infatti è maestra nel creare luoghi magici, capaci di sollecitare, in ognuno, differenti stati d’animo.
I colori del cielo si riflettono anche nelle marine che Beluffi rappresenta su opere di grande formato. Spettacoli sublimi, inattesi, dove si specchiano scenari dilatati e cangianti per il continuo movimento dell’acqua. che invitano a “tuffarsi” e perdersi… I blu entrano nei verdi e nei vivaci celesti, fondendosi in un’orchestra di cromie dell’anima.
In mostra si possono ammirare anche alcuni dipinti dedicati al tema della natura morta. Anche qui, l’artista interpreta la scena con la sua pittura evanescente, contemplandola nella sua essenza. Un accenno agli oggetti, che si fanno soggetto, avvolti da pennellate tese, esauste di colore in una sorta di eco di sfumature e atmosfere vibranti.
La mostra nello spazio espositivo di via Silvio Pellico rimarrà in calendario sino al 24 ottobre. Orari: da giovedì a sabato 16.30-19; domenica 10.30-12/16.30-19.