Ogni anno l'Osservatorio Permanente, nato nel 2008 dalla collaborazione tra FAI e IULM per monitorare il livello di sensibilità delle nuove generazioni nei confronti dell'ambiente, conduce un sondaggio che mette in evidenza lo sguardo dei giovani sul patrimonio ambientale dell'Italia.
I risultati dell'indagine del 2010-2011, intitolata La bellezza e il paesaggio, sono stati presentati mercoledì dal rettore dell'Università IULM Giovanni Puglisi, dalla Presidente del FAI Ilaria Borletti Buitoni e dal professor Mauro Ferraresi, docente di sociologia dei consumi che ha curato la rielaborazione e l'interpretazione dei dati raccolti tramite questionari.
Molteplici le domande rivolte ai giovani volte a comprendere ad esempio quanto attrattivo risulti ai loro occhi il territorio in cui vivono, il loro senso di responsabilità di fronte a un bene culturale in degrado, che tipo di monumento o di museo apprezzano maggiormente e quali siano per loro i luoghi simbolo del paese. Se da un lato le risposte hanno mostrato come molti studenti sono interessati al patrimonio storico, culturale e naturale della loro regione e sentono un senso di responsabilità civica nei confronti di esso, dall'altro alcune percentuali non incoraggianti evidenziano come non sono pochi coloro che dichiarano di non aver mai visitato un parco, un monumento o un
(fonte internet)
museo nel luogo in cui vivono.
Non solo statistiche. Proprio per stimolare e consolidare nelle generazioni più giovani un approccio ai beni culturali e ambientali che non sia turistico e occasionale, ma entri a far parte della quotidianità è stato ideata in collaborazione tra FAI e IULM la prima edizione del Torneo del paesaggio, una gara a squadre che ha coinvolto oltre 6.300 studenti nell'anno scolastico appena concluso e che ha portato alla premiazione di tre vincitori nazionali. Articolato in tre fasi selettive, il torneo prevedeva come prova finale l'elaborazione di un progetto di promozione di un luogo del proprio territorio, una sorta di "candidatura ideale" da sottoporre all'UNESCO, che attraverso la Commissione Nazionale Italiana ha dato il patrocinio all'iniziativa. Come ha sottolineato Giovanni Puglisi, il risultato del premio è stato molto significativo perché i ragazzi hanno dimostrato una grande precisione nell'elaborare i progetti e intelligenza nella scelta dei luoghi da tutelare. I tre progetti vincitori hanno infatti portato all'attenzione della commissione giudicatrice tre diverse tipologie di beni: un bene immateriale, legato alle tradizioni e agli usi di un territorio, un bene naturalistico e un monumento architettonico. Il Liceo scientifico A. Romita di Campobasso ha candidato alla valorizzazione i tratturi, i sentieri creati dal passaggio e dal calpestio degli armenti, il Liceo classico Jacopo Sannazaro di Napoli i Campi Flegrei, la vasta area di origine vulcanica a nord-ovest di Napoli caratterizzata dal fenomeno del bradisismo, mentre l'Istituto Tecnico Leonardo Sciascia di Erice ha candidato il monastero del SS Salvatore di origini trecentesche, oggi in stato di abbandono.
Come ha evidenziato Ilaria Borletti Buitoni, iniziative come queste sono fondamentali per educare i giovani e per creare una più diffusa sensibilizzazione nei confronti del patrimonio nazionale che, anche se oggi è visto da parte della politica come un peso, costituisce una delle più grandi ricchezze del nostro paese.