L'ispirazione che nasce dai giganti – Ci ospita nella Galleria di Corso Umberto I a Stresa, il pittore bustocco Carlo Farioli che, proprio a due passi dalla rive del Lago Maggiore, ha allestito la sua personale estiva, aperta al pubblico fino al 30 settembre. Negli spazi espositivi si trovano i soggetti che Farioli ha, da sempre, prescelto: i campi di grano che si perdono all'orizzonte, le imbarcazioni colorate che profumano di salsedine e che si specchiano nelle acque del Mediteranneo. "Ho viaggiato molto – ci spiega Carlo Farioli – e i volti della gente che ho incontrato, i colori e i sapori di paesi lontani mi hanno sempre molto suggestionato, fornendomi tanti spunti e motivi di ispirazione".
Sotto le stelle – Si prosegue così con i piccoli lavori di formato rettangolare che ritraggono la realtà feriale e genuina delle taverne e dei bistrot, le donne che esibiscono generose scollature e i cantanti di strada. Il richiamo al Postimpressionismo e a Van Gogh è fortissimo ed esplicito tanto nei temi quanto nella tecnica esecutiva veloce, impregnata del calore dell'aria e quasi eseguita di getto.
Lo sguardo dell'artista – "In molti dipinti dove più esplicito si fa il richiamo al grande maestro olandese – spiega Farioli – amo ritrarre lo stesso autore. Mi interessa rappresentare lo sguardo dei protagonisti, vero specchio dell'anima". E così, tra I mangiatori di patate, o all'esterno del Caffé di Arles, fa capolino il volto tormentato e interrogativo di Van Gogh. E il pittore, con tavolozza e colori sotto il braccio, passeggia anche tra i campi di grano e tulipani. Ma Farioli ci parla anche del ciclo di dipinti che narrano le tappe principali della vita del
beato Antonio Rosmini
sacerdote e filosofo Antonio Rosmini, scomparso nel 1855. Nei lavori di Farioli, esposti permanetemente nel corridoio principale del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa, la vita del filosofo si svolge per tappe; dall'infanzia fino agli studi giuridici e teologici all'Università di Padova e all'incontro con Manzoni, per giungere, infine, alla sua attività di insegnamento, di autore e di guida spirituale.
Carisma fiorito nel segno dell'intelligenza filosofica e fedeltà alla missione della chiesa. Forse in questo modo si possono riassumere i caratteri del beato Rosmini che hanno maggiormente ispirato l'opera di Farioli che ha scelto di raccontare, con la linea e con il colore, la vita del filosofo e sacerdote nato a Rovereto nel 1797. "Ho conosciuto la figura di Rosmini alla fine degli anni '90 – spiega il pittore – molto tempo prima che venisse beatificato. Di lui mi hanno colpito la profondità e la complessità del pensiero politico, filosofico e spirituale, raccolto e attualizzato dai padri rosminiani e dagli studiosi che portano avanti la sua lezione e il suo messaggio. Ho sempre provato una sorta di deferente soggezione nei confronti di una personalità così forte e determinata".
Carlo Farioli – Personale estiva di pittura
Fino al 30 settembre 2010
Stresa, Corso Umberto I
Orari: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.00
Per info: cell.: 338-4551172 oppure 0323-20651
Per la Galleria Permanente nel Centro Internazionale di Studi Rosminiani
è possibile consultare il sito: www.rosmini.it