Milano – Con “L’Occhio Critico” la galleria A arte Invernizzi mette in vetrina i propri gioielli.
Un buon ripasso per chi l’arte la frequenta e allo stesso tempo per giovani desiderosi di conoscenza al fine di dare forma ai rispettivi bagagli culturali.
L’attuale mostra fa seguito ad una serie espositiva iniziata nel 2014 con “L’Occhio Musicale”, proseguita con “L’Occhio Cinematico” nel 2016 e con “L’occhio Filosofico” nel 2018.
L’Occhio per l’occasione è quello del critico, figura il cui compito consiste nell’accompagnare il visitatore alla comprensione degli aspetti storici e analitici.
Le opere in mostra rappresentano, a partire dagli anni ’50, più generazioni di artisti dell’arte contemporanea italiana e internazionale e le loro distinte individualità. Il percorso espositivo strutturato su due piani ospita, nella sala superiore i lavori di Carlo Ciussi, Gianni Colombo, Philppe Decrauzat, Bruno Querici, Nelio Sonego e Elisabeth Vary, mentre nelle piccole sale successive sono presenti opere di Gianni Asdrubali, Arcangelo Sassolino e David Tremlett.
Seguono, di più intima tensione, Salvatore Scarpitta, Rodolfo Aricò e Grazia Varisco, mentre all’opera di Riccardo De Marchi, collocata sulla parete d’ingresso, è riservato il compito di fare da anello di congiunzione tra i due spazi.
Per tanto, il piano inferiore è dedicato a strutture dinamiche mosse da spinte spaziali concepite seguendo sia principi verticali sia longitudinali per un gruppo di artisti composto da Dadamaino, Lesley, Foxcroff, Francois Morellet, Mario Nigro, Niele Toroni, Michael Verjux, Alan Chatiron e Pino Pinelli il cui lavoro pare dare comunanza e continuità all’intero impianto espositivo.
“L’Occhio Critico” – Milano – A Arte Invernizzi – Via Domenico Scarlatti 12. Fino al 3 maggio. Orari: lunedì-venerdì 10-13/15-19
Mauro Bianchini