Busto Arsizio – Con il titolo “L’origine della materia” Giovanni Mancin propone presso la Galleria Cristina Moregola una serie di carte dove bene si comprende l’idea di spazio, forma, volume, elementi indispensabili per l’artista ai fini di conformare attraverso una serie di materiali la concretezza della scultura.
A definire l’idea di origine e il segno, apparentemente tracciato con trascuratezza quale indicatore di luoghi di lontana percezione, dopo il colore, sempre mosso quasi a definire moti di passaggio: blu marini, azzurri celestiali percorsi da sagome scure dai contorni sfumati quasi fossero nubi di passaggio cariche di pioggia.
In altre carte dominano forme dai rimandi archeologici, fossili che paiono scavare la superficie piana sino a definire frammentate circolarità su sfondi inquieti solcati da lievi incisioni e da pieghe pronte ad aprirsi sotto l’influenza di ataviche evocazioni.
Con tale idea di misura si arriva alla tridimensionalità della materia: ferro contorto pervaso da ruggine incipiente viene accostato al candore levigato del marmo che a volte lo accoglie come un ventre materno, altresì pare contrastarne le voluttuosità delle forme, frammentandosi rabbiosamente.
Quello messo in atto dall’artista, nei confronti delle sue opere, è un processo dettato dalla cadenza degli elementi naturali.
In altre composizioni Giovanni Mancin crea ritmiche successioni composte da terrecotte, pietre, argille e di nuovo ferro e marmo, in insiemi serrati da morsetti o da dinamiche saldature, frutto di una esperienza maturata in decenni come restauratore di mobili antichi.
Giovanni Mancin – “L’origine della materia” – Galleria Cristina Moregola, Via Andrea Costa 29. Fino al 26 luglio. Orario: giovedì domenica 16-19
Mauro Bianchini