Percorsi d'arte – Una mostra prevista già tempo fa, ma slittata perchè troppo ravvicinata alla grande antologica dedicata a Luigi Russolo dal Mart di Rovereto. Luigi Cavadini, già allora curatore in pectore della mostra varesina, preferì attendere le novità che sarebbero emerse dalla retrospettiva e fare successivamente il punto. Oggi la questione Luigi Russolo si ripresenta con una mostra divisa tra la sede del Liceo Artistico di Varese e il Museo Flaminio Bertoni, andando a recuperare opere in buona parte già viste, al Mart, così come alcune incisioni esposte alla San Galleria di Arcumeggia nel 2005, di proprietà della collezione Costantini, stampate, tra gli anni Quaranta e Sessanta dal virtuoso Marco Costantini su richiesta dello stesso Russolo. Non potendo portare a Varese gli olii del periodo futurista, la mostra si concentra sul prima e sul dopo del periodo più 'esposto', dell'artista e che ha fatto in qualche modo da cesura.
Profumo di creatività – L'esordio dell'artista nell'arte incisoria è da collocare al 1909, con la partecipazione alla mostra annuale del Bianco e Nero alla Famiglia Artistica di Milano. Sono gli stessi anni in cui Russolo conosce Umberto Boccioni, il quale diventerà compagno di viaggio artistico negli anni successivi. Le opere presentate nelle mostre varesine, ricalcano la produzione e la sperimentazione di questo primo periodo. Una serie di lavori grafici realizzati tra il 1907 e il 1913. Soggetti prediletti sono la città industriale con tutti i suoi cambiamenti, evoluzioni, rumori e colori, e la madre, dolcemente raccontata nella sua vecchiaia. Queste stesse tematiche che impegnano anche il giovane Boccioni e che inevitabilmente mettono a confronto i due artisti in cerca di novità e con la voglia di intraprendere nuove vie.
Fascino e ricerca – Accanto alla produzione che evidenzia la prima fase artistica di Luigi Russolo in mostra anche lavori realizzati nel periodo di permanenza dell'artista a Cerro sul Lago Maggiore, provenienti dalla collezione
dell'erede ufficiale di Russolo, Riccardo Boccato dal cui fondo arrivano esempi pittorici e grafici, in parte inediti di quell'ultima stagione dove prevalente era la sua attività teorica e filosofica a chiudere un'intensa esperienza segnata a partire dal 1910 con la sottoscrizione al Manifesto dei pittori futuristi e al Manifesto tecnico della pittura
futurista. Nel 1913 firma la lettera-manifesto L'arte dei rumori, dedicata al musicista futurista Balilla Pratella, e da allora la sua ricerca si muove tra suoni e rumori. Dagli studi e dalla fantasia di Russolo, prendono forma strumenti singolari quali intonarumori, gorgogliatori, crepitatori, ululatori, rombatori, scoppiatori, sibilatori, ronzatori, stropicciatori e scrosciatori, fino al rumorarmonio, con cui tiene, o partecipa, ai concerti futuristi.
Iniziative future – Una mostra che non dovrebbe chiudere qui il discorso sull'artista di Portogruaro.
Non realizzata quella ipotizzata a Laveno per le cure di Anna Gasparotto, pronipote dell'artista, e Franco Tagliapietra, in occasione del sessantesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta a Cerro di Laveno, nel 1947; si pensa ad una possibile mostra in Sala Veratti per l'autunno con una serie di disegni di altra collezione privata.
Luigi Russolo. Grafiche, disegni e dipinti
7 – 25 maggio
inaugurazione mercoledì 7 maggio ore 11.00
Liceo Artistico 'A. Frattini' e Museo Flaminio Bertoni
via Valverde, 2
Varese
Orari Liceo: dal lunedì al sabato 9.30 – 13.00/14.30 – 18.30
Orari Museo Bertoni: martedì, giovedì, sabato, domenica 14.30 – 18.30
Catalogo a cura di Luigi Cavadini
Allestimanto: Arch. Alberto Ferrari