Milano – I suggestivi scatti di Alessandro Vicario nella personale “Mappe Arboree” in corso nel nuovo spazio di Lab 1930. Una fotografia al primo sguardo documentaristica ma che in realtà, osservandola bene è evocativa di sentimenti, ricordi e riflessioni. Immagini che appartengono a un progetto iniziato dall’artista nel 2015 e da allora in continua evoluzione e trasformazione.
La mostra, curata da Elena Carotti presenta undici opere fotografiche, di cui quattro inedite, scattate dal 2015 al 2021 con differenti modalità di ripresa (analogica e digitale) è una riflessione privata sugli alberi e, in particolare, sulla parte più esterna di essi che ha un ruolo fondamentale nell’ecosistema del nostro pianeta e che incide anche sulle vite di tutti noi: le cortecce che, oltre a proteggere i tronchi in cui scorrono i tessuti conduttori percorsi dalla linfa, vengono usate dall’uomo sin dal medioevo per le loro proprietà terapeutiche.
Quello per gli alberi è un amore che accompagna l’artista sin da quando era bambino da sempre percepiti come organismi vivi e dinamici, da conoscere e rispettare: “Mi piace osservarli, contemplarli. Mi affascinano le forme e i colori visibili sulle loro cortecce: talvolta mi fanno pensare ad antiche mappe di territori misteriosi e fantastici. L’immobilità degli alberi è solo apparente, così come quella delle cortecce. L’albero rappresenta la vita in continua evoluzione e dalla loro sopravvivenza dipende la nostra stessa vita”.
La serie “Mappe arboree” – veri e propri “territori” fantastici e “città” utopiche, abitati da diverse forme di vita animale e vegetale, nasce nell’estate 2015 quando Vicario fotografa la corteccia del platano secolare che si erge nel giardino della Guastalla a Milano e che, come ricorda lo stesso artista, “una volta si trovava all’interno del giardinetto della scuola elementare che frequentavo in via Francesco Sforza…
Le fotografie esposte da Lab 1930 sono il risultato di un viaggio lungo la penisola italiana e in Kenya, dove nel gennaio 2017 Vicario ha fatto parte della prima missione italiana andata a conoscere le attività che Action for Children in Conflict (AfCiC), organizzazione non governativa keniana, porta avanti dal 2004 a Thika, 45 km a nord-est di Nairobi.
Una parte del ricavato della vendita degli scatti keniani andrà a sostegno dei progetti nei quali AfCiC è attualmente impegnata.
Oltre alle undici “Mappe” è proposta in mostra la riproduzione di “Senza Titolo. Milano, parco delle Cave”, opera fotografica con successivi ritocchi cromatici manuali realizzata nel 1978 dal padre Ennio, noto fotografo recentemente scomparso cui Alessandro dedica questa mostra.
L’esposizione è accompagnata da un photobook dedicato (Edizioni Lab 1930) in settanta copie a tiratura limitata e firmate dall’artista, contenenti una selezione di diciotto “Mappe” della serie, di cui cinque inedite. Trenta copie del photobook contengono inoltre due stampe Fine Art selezionate fra le “Mappe” keniane (non riprodotte nel photobook) e una stampa Fine Art dell’opera di Ennio Vicario presente in mostra. Ciascuna opera è prevista in 10 esemplari numerati e firmati dall’artista.
La mostra è visitabile sino al 30 maggio nei seguenti orari: su appuntamento tutti i martedì e giovedì dalle 15 alle 18; in occasione del Fuorisalone da martedì 18 a venerdì 21 aprile, 15 – 18. Aperture straordinarie: sabato 27 e domenica 28 maggio, dalle 15 alle 18.
Note biografiche
Alessandro Vicario è nato a Modena nel 1968 ma cresciuto e formatosi a Milano dove tuttora vive e lavora, Alessandro Vicario ha cominciato a fotografare da bambino grazie agli insegnamenti del padre Ennio, fotografo professionista.
Nel suo lavoro i temi della memoria e del rapporto con la natura e con l’ambiente si legano alla condizione specifica della fotografia, intesa come traccia di realtà mediata dalla luce. È anche autore di alcune installazioni audiovisive.
Il suo lavoro è stato pubblicato in diversi volumi, tra i quali Along the Wall. Berlin 2009, a cura di G. Pelloso e R. Valtorta, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2010.
Dal 2000 a oggi ha esposto in numerose mostre, personali e collettive, in gallerie private, in spazi pubblici e in fiere d’arte internazionali in Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Giappone. Sue opere appartengono a collezioni private e pubbliche fra le quali: Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (Milano); Alinari 24 ORE, Firenze; Museo Villa dei Cedri, Bellinzona (Canton Ticino); Comune di Losone (Canton Ticino); Fondazione Mudima, Milano; Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo; Fondazione San Fedele, Milano; Centro de Fotografia Isla de Tenerife, Sta. Cruz de Tenerife; Museo Comunale D’arte Moderna e dell’Informazione, Senigallia.