Le opere presentate in questa mostra ripropongono, attraverso nuove tecnologie, le ricerche espresse dal Gruppo MID (Antonio Barrese, Alfonso Grassi, Gianfranco Laminarca, Alberto Marangoni) all'interno della tendenza dell'arte cinetica e programmata degli anni sessanta.
Il gruppo è stato uno dei protagonisti dell'arte programmata e cinetica definita dai critici
"L'ultima avanguardia" verso la quale, oggi, si è rinnovato un particolare interesse critico.
Al MID è riconosciuto il ruolo di essere stato alle origini della multimedialità e di aver anticipato i canoni dell'arte interattiva. Dal punto di vista storiografico, invece, gli si riconosce la centralità, del tutto innovativa, della continuità Ricerca-Progetto-Arte, che è presente in tutte le sue opere.
L'elemento focale della ricerca era costituito dalla luce artificiale. Agendo e variando le frequenze luminose, sia nell'impiego di lampade a luce fredda (neon, vapori di mercurio, vapori di sodio) sia intervenendo sulle frequenze (stroboscopia) si riusciva a perseguire il principio fondamentale sul quale si basava la ricerca artistica: l'interattività, cioè la possibilità che il fruitore diventasse, attraverso il proprio intervento, parte integrante ed attiva dell'opera stessa.
Nell'ambito dell'attuale attenzione critica verso la tendenza dell'arte cinetica, come movimento anticipatore degli attuali processi multimediali, Alberto Marangoni presenta la riedizione dei risultati di quelle lontane ricerche, con nuove opere inedite realizzate con criteri e tecnologie attuali.
La mostra si articola in diverse sezioni: la prima sezione propone, attraverso opere e varie documentazioni storiche, le origini del Gruppo MID Ricerche Visive attivo a Milano dal 1964 al 1972. Le altre sezioni sono composte da opere realizzate recentemente utilizzando la tecnologia dell'illuminazione a Led. Tutte le opere esposte sono interattive; il fruitore, attraverso appositi dispositivi, interagisce con l'opera modificandone la forma, la composizione e i valori cromatici.
Le opere esposte sono corredate da una serie di rilevamenti fotografici effettuati dagli studenti del Corso di fotografia dei beni culturali dell'ISIA di Urbino dove Alberto Marangoni è stato docente, per più di trent'anni, per i corsi di Basic Design e di Design per l'Ambiente.