Una grande mostra collettiva, allestita negli spazi del PAC, segna una tappa importante nel panorama dell'arte russa. In essa sono raggruppare opere di tipologie anche molto diverse tra loro, per materiali, origine e storia; e anche gli artisti non sottostanno ad un unico manifesto programmatico: eppure ad accomunarli e ad unificarli c'è un aspetto ben più profondo. Alla base, infatti, c'è una nuova visione dell'arte russa, la volontà di svincolarsi dalle precedenti classificazioni per aprirsi ad un contesto nuovo: ossia, si vuole dimostrare che un artista può essere moderno e, contemporaneamente, anche russo.
Il curatore della mostra, Marat Ghelman, fa notare che: "In precedenza, parlando dell'arte russa, i critici internazionali dicevano: è molto intelligente, è molto concettuale, può essere ironica; ma nessuno parlava di cose formali. Risultava che in Russia c'era il seguente antagonismo: o l'arte russa e tradizionale, o l'arte moderna, che ha a che fare con il contesto internazionale, ma è estranea all'arte russa. A questa mostra abbiamo dimostrato per la prima volta che il pittore può essere moderno ed insieme russo. La
passione dei russi per i materiali naturali è molto tipica dell'arte russa d'oggi, anzi attualmente è diventata tendenza".
In questa circostanza il comune denominatore è stato proprio la scelta dei materiali: legno, carbone, argilla, ferro, petrolio, gommapiuma, carta e cartone, oltre che materiali riciclati e di riuso. Sono tutte materie prime povere, che abbondano nei territori dell'ex URSS. Ma anche in questa scelta sussiste una particolare motivazione: mentre in Italia, ad esempio, l'arte povera è nata come movimento di ribellione, in segno di protesta contro un'arte elitaria e costosa; in Russia è nata, al contrario, dalla pura necessità, dalla mancanza di disponibilità dei materiali più pregiati e più idonei. "Per esempio, Serghei Shekhovtsev usava la gommapiuma perché ha un aspetto di marmo. Probabilmente voleva fare le sue opere usando il marmo ma aveva la possibilità di usare solo la gommapiuma" precisa Ghelman: "Se i pittori italiani dell'arte povera tentavano di protestare contro l'estetica classica, i pittori russi, al contrario, la amano".
E così ritroviamo, ad esempio, i dipinti su cartone di Valery Koshlyakov, le installazioni in argilla di Alexander Brodsky, gli scheletri animali di Olga e Aleksandr Florenskye, costruiti usando legno e pezzi d'antiquariato. In totale sono ventidue gli artisti coinvolti: Vladimir Anzelm, Petr Belyi, Aleksandr Brodsky, Blue Noses, Olga e Aleksandr Florensky, Dmitry Gutov, Anna Zhelud, Zhanna Kadyrova, Vladimir Kozin, Irina Korina, Aleksandr Kosolapov, Valery Koshlyakov, Mylo Group, Anatoly Osmolovsky, Nikolay Polissky, Resycle, Yury Shabelnikov, Sergey Shekhovcov, Leonid Sokov, Michail Pavlyukevich e Olga Subbotina, Sergey Teterin, Sergey Volkov.
La mostra, ideata da Sergey Gordeev, membro del
Consiglio Federale Russo per l'amministrazione di Perm', rappresenta una delle più grandi mostre collettive di arte contemporanea russa dell'ultimo ventennio, che ha suscitato uno straordinario interesse e apprezzamento a livello internazionale: nel settembre 2009 è stata premiata nel corso della Terza Biennale d'Arte Contemporanea di Mosca, mentre una selezione di opere è stata esposta al Grand Palais di Parigi a giugno 2010. Dopo il passaggio a Milano, sarà ospitata al PS1 del MoMA di New York.
Promossa dal Comune di Milano – Settore Cultura, con il patrocinio del Governatorato della Regione di Perm' (Federazione Russa), del Ministero della Cultura, delle Politiche Giovanili e della Comunicazione della Regione di Perm' e dal Consolato della Federazione Russa a Milano, e organizzata dall'Associazione Italia Russia e dal Museo d'Arte Contemporanea di Perm', questa mostra s'inserisce come apertura del calendario di iniziative previste per il 2011 in occasione dell'Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia.
Materia Prima. Russkoe Bednoe
"L'arte povera" in Russia
Dall'8 luglio all'11 settembre 2011
PAC Padiglione d'Arte Contemporanea
Via Palestro 14, Milano
Tel. 0288446359
Orari: lunedì dalle ore 14.30 alle ore 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 09.30 alle ore 19.30
Giovedì dalle ore 09.30 alle ore 22.30
Ingresso gratuito