a Gallarate
Ogni genesi porta in sé il germe dell'intimità.
E' una creazione del mondo quella compiuta da Maurizio Corona, animata da un tratto segnico minimale unito ad una costruzione di forme tali da motivare il titolo della sua personale: "Taiga, mari e cascate. Luoghi dello spazio intimo".
Nel trittico che apre la mostra l'artista pare compiere, sulla sottilissima superficie di carte vegetali, di formato verticale, il primo tratto della sua creazione.
Il segno della matita unito alla leggerezza dell'acquarello nero apre a paesaggi naturali dove i toni grigi scandiscono zone di soste meditative all'interno di un paesaggi boschivi, ispirati dalla lunga permanenza dell'artista in Svezia.
Con le opere successive, agli spazi terreni succedono a quelli marini avvolti dal turbinio della neve e stretti fra i ghiacci, e se nelle opere precedenti lo sguardo procedeva gradualmente indagando i particolari minimi al fine di costruire per gradi la lettura dell'insieme, ora le estensioni sono prive di punti di riferimento quasi volessero nascondere con pudore l'intimità di un segreto.
Aperta con tre opere caratterizzate dal bianco, dai grigi e dal nero, la personale di Maurizio Corona, compie la sua perfetta circolarità chiudendo il percorso spirituale e visivo con un secondo trittico dove il colore, nel verticale procedere, invita ad una percorrenza meditativa che pare unire la filosofia Zen, alla solennità visionaria del Nord Europa.
Si va verso l'alto, ma lentamente, compiendo le soste necessarie affinché si compia un'intima comunione fra la nostra intimità e i luoghi della creazione.
Mostra personale di Maurizio Corona
"Taiga, mari e cascate. Luoghi dello spazio intimo"
Gallarate, Spazio Carù, Via Postporta 11
Fino al 27 novembre
Orari: da lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
sabato e festivi, dalle 16.00 alle 19.00