Introspezione – "Tra sogno e realtà" è intitolata la mostra di pittura nella quale Michela Malandrin presenta una ventina di oli su tela, più o meno recenti, nei quali protagonista è la figura femminile ripiegata su se stessa. Il suo vago mondo interiore trapela soprattutto dalla malìa degli sguardi, su cui il pennello si sofferma.
Allusioni – Accanto alla figura, luoghi e oggetti assorti, un armamentario di simboli allusivi all'intimità, ai sogni e alle paure della donna, ovvero di Michela.
Velature – La pittura come evasione dalla realtà e rifugio nell'intimità, dunque, affidata a una stesura del colore a velature, molto diligente e blanda, senza vigore.
Si nota l'applicazione di una tecnica eseguita a regola d'arte, su cui la Malandrin fa troppo affidamento. La tecnica infatti non è mai sufficiente, anzi se troppo compiaciuta diventa stucchevole.
Il disegno – Una piccola parte della mostra è dedicata al disegno, dove l'artista sa riprodurre a matita, in modo preciso e maniacale, da fotografie, l'epidermide delle persone e delle cose sino a farne, nel frammento, qualcosa d'altro. Ecco, questo qualcos'altro è interessante.
Curriculum – Michela Malandrin è nata a Castellanza nel 1974, ha svolto studi artistici a Busto Arsizio e all'Accademia di Brera, con Saverio Terruso. Il quale rimase stupito dalla maniera dell'allieva, che, a differenza del maestro, è molto sfumata nelle tinte e nei passaggi di colore, devota a un chiaroscuro tradizionale.
Prospettive – La curatrice della mostra, Luciana Schiroli, ha sollecitato l'artista a concentrarsi e insistere sul disegno, dove dimostra un'acribia incisiva, che si esalta nelle sfide di una resa più vera del vero. Meglio che cullarsi in una rêverie fuori dalla realtà.
Tra sogno e realtà
Opere pittoriche di Michela Malandrin
dal 26 maggio al 10 giugno 2007
Villa Truffini – Tradate
martedì-giovedì: 15.30 – 19
sabato e domenica: 10 – 12 / 15.30 – 19
sabato sera: 21 – 22.30
a cura di Luciana Schiroli